L’Italia partecipa al progetto con tre unità di ricerca: quella composta da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Università di Genova, quella del Politecnico di Torino e quella dell’Università di Modena
Rafforzare la leadership mondiale dell’Europa nel campo dell’intelligenza artificiale: è questo l’obiettivo per cui è nata la rete Ellis (European Laboratory for Learning and Intelligent Systems), che nel corso di una cerimonia virtuale ha ufficialmente inaugurato i suoi 30 laboratori d’eccellenza distribuiti in 14 Paesi. L’Italia partecipa al progetto con tre unità di ricerca: quella composta da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Università di Genova, quella del Politecnico di Torino e quella dell’Università di Modena.
Gli obiettivi della rete Ellis
L’iniziativa Ellis è nata due anni fa. A ricordarlo, nel corso della sua inaugurazione, è stato Bernhard Scholkopf, co-fondatore della rete e direttore dell'Istituto Max Planck per i sistemi intelligenti a Tubinga, in Germania, che ospiterà una delle 30 unità di ricerca. “Dopo le prime 17 unità annunciate nel 2019, ne abbiamo aggiunte altre 13 alla rete”, ha spiegato. “Unendo le forze, daranno il loro contributo affinché l’Europa possa competere nel campo dell’intelligenza artificiale, soprattutto con Cina e Stati Uniti. Insieme, le unità creeranno nuove opportunità di collaborazione fra scienziati di tutta Europa, e forti fondamenta per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale in linea con i valori delle società aperte europee”, ha aggiunto Scholkopf.
Il progetto dell’unità di ricerca di Genova
La rete ha messo a disposizione un finanziamento comune di circa 300 milioni di euro per un periodo iniziale di cinque anni. Tra le varie attività di ricerca spiccano quelle dedicate all’apprendimento automatico, alla visione artificiale, all’elaborazione del linguaggio e alla robotica. Sotto la guida di Massimiliano Pontil, ricercatore responsabile del Machine Learning Lab di Iit e professore all'University College di Londra, l’unità di ricerca di Genova cercherà di capire come funzionano e come possono interagire l’intelligenza artificiale e quella naturale. Al progetto collaboreranno anche il vicedirettore Lorenzo Rosasco, professore ordinario all'Università di Genova (dove coordina il centro di Machine Learning), affiliato Iit e Visiting Professor al Mit di Boston.