Nirvana, l'Intelligenza Artificiale crea un brano inedito: "Smother"

Tecnologia

Tramite l’uso di un apposito algoritmo, di una Fender Stratocaster e di un software per le percussioni, lo youtuber Funk Turkey è riuscito a ottenere una canzone simile ad alcuni successi della band grunge

Negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale si è rivelata in grado di svolgere un gran numero di compiti diversi. Dopo aver battuto l’uomo in vari giochi di strategia (come gli scacchi, il go e StarCraft II), decifrato il Polittico dell’agnello mistico, risolto il cubo di rubik e creato una scultura, ora l’Ia è arrivata persino a dare vita un brano inedito dei Nirvana, storica band grunge statunitense attiva negli anni ’80 e ’90. Il risultato è stato raggiunto dal comico e youtuber Funk Turkey, già noto per aver creato con l’intelligenza artificiale brani ispirati allo stile dei Metallica (“Deliverance Rides”) e degli AC/DC (“Great Balls”).

 

“Smother”

 

L’ultimo “falso d’autore” creato dall’Intelligenza Artificiale si intitola “Smother” ed è un brano che ricorda in tutto e per tutto alcuni dei più grandi successi della band del compianto Kurt Cobain. Per ottenere il testo della canzone, Funk Turkey ha fornito all’algoritmo lyrics.rip l’intera discografia del gruppo. Si è poi armato di una Fender Stratocaster per registrare le parti di chitarra del pezzo. Per quanto riguarda le percussioni, lo youtuber si è “accontentato” di alcuni pattern di batteria pre-registrati da un software informatico. A conti fatti, “Smother” suona un po’ come un bizzarro miscuglio di vari brani dei Nirvana e ascoltandolo per la prima volta può capitare di provare una sensazione di déjà-vu.

 

L’IA ha studiato il successo della musica pop

 

Nel corso del 2019, alcuni ricercatori dell'Istituto Max Planck di scienze cognitive umane e cerebrali, hanno provato a utilizzare l’Intelligenza Artificiale per scoprire qual è il segreto del successo della musica pop. Studiando la risposta del cervello umano a oltre 80mila accordi, presenti in brani famosi come “I want you back” dei Jackson 5 e “Obladì Obladà” dei Beatles, hanno scoperto che il successo di una canzone pop è legata la sensazione di piacere che pervade l’ascoltatore quando a un accordo ne segue un altro inaspettato o quando è presente una sequenza di suoni prevedibile.

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