Il nuovo materiale si chiama Pbtl ed è stato messo a punto dai ricercatori della Colorado State University
Un team di ricercatori della Colorado State University ha sviluppato il progetto di una plastica infinitamente riciclabile. Il materiale è stato chiamato Bptl e la novità è che è possibile scomporre i suoi componenti chimici e assemblarli nuovamente in prodotti di alta qualità. Questa scoperta – frutto di uno studio pubblicato su Science Advances - potrebbe ridurre la quantità di rifiuti di plastica che finiscono in discarica o dispersi nell’ambiente ogni anno in tutto il mondo. Le stime parlano di oltre 300 milioni di tonnellate di plastica di cui solo una piccola parte - circa il 10% negli Stati Uniti - viene riciclata.
Le difficoltà nel riciclaggio della plastica
Per affrontare questo problema, Eugene Chen e i suoi colleghi della Colorado State University hanno messo a punto una plastica che è in grado di mantenere le sue qualità originali quando viene riciclata. Il nuovo tipo di prodotto può essere facilmente scomposto nei suoi componenti chimici e riassemblato in prodotti di alta qualità. Uno dei motivi principali alla base del poco riciclaggio di plastica sta infatti nella difficoltà di decomporla e nei processi tipicamente utilizzati per rimodellare i rifiuti, che indeboliscono la struttura chimica. Di conseguenza, la plastica riciclata viene normalmente utilizzata solo per realizzare prodotti di basso valore, come panchine e contenitori per esterni.
La nuova frontiera: il Pbtl
I ricercatori della Colorado State University hanno ottenuto una plastica infinitamente riciclabile in prodotti di qualità sviluppando un nuovo materiale. Si chiama Pbtl ed è stato realizzato unendo insieme blocchi chimici chiamati tiolattoni biciclici. “Il Pbtl ha un'eccellente resistenza, robustezza e stabilità – spiega Chen - il che significa che potrebbe essere potenzialmente utilizzato per realizzare imballaggi in plastica, attrezzature sportive, parti di automobili, materiali da costruzione e altri prodotti”. I ricercatori hanno scoperto che può essere facilmente riciclato riscaldandolo a 100° C in presenza di un catalizzatore chimico per 24 ore. Questo rompe in modo pulito la plastica nei suoi elementi costitutivi originali, che possono quindi essere riassemblati in un nuovo materiale di alta qualità. L’unica controindicazione è che questo processo è possibile solo quando il Pbtl è da solo, quindi è necessario separarlo da altri rifiuti misti di plastica quando viene riciclato.