In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Kenya, la Great Rift Valley fotografata dai satelliti dell’Esa

Scienze
Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO

L’immagine, ottenuta grazie all’osservazione della missione Copernicus Sentinel-2, ha permesso di analizzare i dettagli affascinanti di quest’area, che attraversa il Kenya da nord a sud

Condividi:

L’European Space Agency (ESA) pubblica periodicamente affascinanti scatti provenienti dallo spazio, in particolare dai satelliti della missione Copernicus Sentinel-2. L’ultimo, mostrato proprio sul sito ufficiale, permette di osservare parte della Great Rift Valley, estesa valle situata in Kenya.

Il lago Baringo

L’immagine, acquisita il 13 marzo 2019 e parte del progetto Earth from Space che mostra le bellezze del nostro pianeta dallo spazio, permette di osservare i dettagli di questa valle del Gregory Rift, un ramo orientale della spaccatura dell'Africa dell'Est, “la cui origine è dovuta alla separazione della placca somala dalla piastra nubiana”, spiegano gli esperti. L’area, per l’appunto, è stata plasmata dalle intense attività tettoniche e vulcaniche, a seguito delle quali oggi il paesaggio della Great Rift Valley, che attraversa il Kenya da nord a sud, è proprio come lo mostrano i satelliti. In esso, si legge ancora sul sito dell’Esa, si possono distinguere le colline di Cherangani e una serie di foreste nella zona ovest, oltre ad una catena di vulcani, alcuni dei quali ancora attivi e laghi che, visti dall’altro, sembrano gioielli incastonati. Tra questi è presente anche il lago Baringo, visibile nella parte superiore dell'immagine. Si tratta di uno specchio d’acqua che ha una superficie di 130 kmq e a un'altitudine di circa 970 metri, con una profondità media di circa 5 metri.

Australia_Esa

approfondimento

Esa: l'affascinante scatto dei satelliti sul Queensland, in Australia

L'area fotografata dai satelliti dell'Esa - Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO

Le curiosità legate al lago

La particolarità di questo lago, dicono gli esperti di Esa descrivendo l’immagine, non ha emissari evidenti: “si ritiene che le sue acque penetrino attraverso le fessure di lava alla sua estremità settentrionale, dove la costa rocciosa contrasta con la piana alluvionale al confine meridionale”. Ma non è l’unica peculiarità del lago Baringo, attorniato da una serie di diverse piccole isole, la più grande delle quali è osservabile proprio al centro del lago stesso. Si chiama “Ol Kokwe” e si tratta di un vulcano spento con diverse sorgenti calde. A sud di Baringo c’è poi il lago Bogoria, lungo e stretto, che presenta una superficie di circa 30 kmq ed è profondo circa 10 metri. E’ popolato dalla specie del fenicottero minore, con una popolazione compresa tra circa 1 e 1,5 milioni di esemplari e ospita anche oltre 300 specie di uccelli acquatici ed è noto per i geyser e le sorgenti calde che si trovano lungo le sue sponde, alcune delle quali possono eruttare fino ad un'altezza di 5 metri.

Namib_Deserto_Esa

approfondimento

Lo scatto dei satelliti sopra il deserto più antico della Terra. FOTO