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Gli astronomi: "Quattro ammassi di galassie stanno per scontrarsi"

Scienze
L'ammasso di galassie (NASA/CXC/SAO/G.Schellenberger et al.; Optical:SDSS)

Gli specialisti della Nasa, grazie all’utilizzo del super telescopio Chandra, hanno previsto l’insolita collisione che potrà generare uno degli oggetti più massicci dell'Universo 

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Gli astronomi che utilizzano i dati del Chandra X-ray Observatory hanno previsto che si concretizzerà nello spazio una rara collisione tra quattro ammassi di galassie, ciascuno con una massa di centinaia di miliardi di volte quella del Sole, che si fonderanno per formare uno degli oggetti più massicci dell'Universo. Gli ammassi di galassie, spiega la Nasa sul proprio sito, sono le strutture più grandi del cosmo e sono tenute insieme dalla forza della gravità. Questi gruppi sono costituiti da centinaia o addirittura migliaia di galassie e contengono una quantità importante di materia oscura invisibile. A volte può succedere che due ammassi di galassie si possano scontrare, ma solo occasionalmente accade che più di due di queste vadano ad urtare tra loro nello stesso momento.

La spiegazione degli astronomi

Le nuove osservazioni degli astronomi, appunto, hanno indicato come questa collisione avverrà in una megastruttura chiamata Abell 1758, situata a circa 3 miliardi di anni luce dalla Terra. L’area, infatti, ospita due coppie di ammassi di galassie che si stanno dirigendo l'una verso l'altra. Nella foto che la Nasa ha diffuso e che ritrae gli ammassi di galassie, si può notare la coppia settentrionale e la coppia meridionale. I raggi X osservati da Chandra sono mostrati in blu e bianco, e raffigurano rispettivamente emissioni più deboli e più luminose. Gli astronomi, inoltre, hanno potuto constatare anche un'onda d’urto nel gas caldo visibile nella collisione della coppia a nord. Grazie a questa onda d'urto, gli esperti hanno ricostruito il fatto che i due ammassi si stanno muovendo ad una velocità sostenuta, compresa tra i 3 e 5 milioni di chilometri all'ora.

Cos’è il telescopio Chandra

ll Chandra X-ray Observatory, indicato comunemente come Chandra, è un telescopio orbitale della Nasa utilizzato dagli astronomi per l'osservazione del cielo nei raggi X. Portato nello spazio il 23 luglio 1999 a bordo dello Space Shuttle Columbia, Chandra ha un'orbita ellittica che lo porta, nel punto più lontano, a 138.000 chilometri dalla Terra e nel punto più vicino a 9.600 chilometri. Grazie al potente telescopio a raggi X, formato da quattro specchi, che fornisce immagini di definizione almeno 25 volte maggiori dei precedenti telescopi a raggi X, il telescopio ha già ha fornito una grossa quantità di dati. Le scoperte fatte grazie alle osservazioni di questo potente telescopio riguardano una maggiore comprensione delle supernovae, dei buchi neri, degli ammassi stellari e delle galassie.