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Araponga, ecco l'uccello con il canto più assordante del mondo. VIDEO

Scienze
L'Araponga bianca (youtube.com/LeHuffPost)

Secondo la rivista Current Biology, per corteggiare le femmine, questi piccoli volatili, che vivono nella foresta pluviale dell’Amazzonia, emettono un urlo pari a 125 decibel, più del doppio della voce umana

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L’Araponga bianca detiene un curioso record, quello di uccello con il canto più assordante del mondo. Il suo urlo, che può arrivare a 125 decibel, è stato classificato dalla rivista Current Biology come quello più potente tra tutte le specie di volatili esistenti, tanto forte da essere simile al rumore che può generare un concerto rock.

Un rituale di accoppiamento

Questo urlatore dei cieli vive prevalentemente in Amazzonia ed ha le dimensioni simili a quelle di una colomba. I ricercatori che ne hanno parlato, affermano che il canto che emette il maschio di Araponga bianca sia “un suono assordante per conquistare la femmina” e favorire così l’accoppiamento. Come racconta tra gli altri anche il National Geographic, la foresta pluviale amazzonica è un luogo rumoroso in maniera quasi assordante, un costante concerto di versi animaleschi in mezzo al cui frastuono, il maschio di questa specie ha sviluppato con successo una strategia vincente: quella di superare il rumore altrui ed imporre il proprio canto come quello più rumoroso in assoluto.  

Volumi simili a quelli di un concerto rock

"Sembrano semplicemente alieni", ha affermato Jeff Podos, biologo dell'Università del Massachusetts ad Amherst e coautore dell’articolo pubblicato proprio su Current Biology. Stando allo studio, il richiamo di questo uccello è due volte più forte di quello di una specie simile, la piha urlatrice, un altro uccello nativo dell'Amazzonia. Il richiamo dell’araponga è almeno nove decibel più forte di quello del piha, raggiungendo volumi di 125 decibel, del tutto simile a quello che si può sentire stando accanto agli altoparlanti in un concerto rock, sostengono i biologi. E, considerando che una normale voce umana può toccare vette di circa 60 dB, questo dato può ben far capire la portata del suono di questo volatile. I biologi ritengono che i maschi possano aver sviluppato la capacità di urlare in maniera così fragorosa per impressionare le femmine, affermando il concetto che gli uccelli più rumorosi sono presumibilmente quelli più appetibili per l’accoppiamento. Ed è anche probabile che "le femmine utilizzino il volume del canto per valutare i maschi, preferendo quelli che si impongono per l’intensità del canto", spiegano.

La spiegazione dei biologi

Ma perché l’araponga riesce in questa insolita impresa? Gli esperti hanno esaminato l'animale e hanno scoperto che le sue costole sono incorporate in un muscolo addominale spesso e ben definito, spingendoli così ad ipotizzare che tale insolita struttura corporea avesse qualcosa a che fare con il loro urlo ad alto volume. Per verificare poi questa idea, i biologi si sono recati in Amazzonia per registrare il canto dell’uccello. E hanno scoperto, in primo luogo, che sono solo i maschi ad urlare, mentre le femmine che sfoggiano un piumaggio giallo verdastro, non vocalizzano. Ma la curiosità più particolare è emersa quando hanno seguito il rituale di corteggiamento, che prevede un iter molto preciso. Questo termina sempre con il maschio che ruota sul ramo dell’albero su cui si trova, davanti alla femmina, e urla letteralmente un'ultima nota del suo canto sul volto della femmina. Il suono è comprensibilmente forte, tanto da danneggiare l'udito della stessa, ma gli scienziati non hanno riscontrato prove di tale impatto.