Gli uccelli del Cretaceo nati pronti per correre: lo dicono i fossili

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Nuove analisi sui resti trovati in Spagna ricostruiscono il comportamento degli enantiorniti: precoci fin dai primi giorni di vita, avevano le piume e forse provavano a volare 

Fin dalla nascita, gli uccelli del Cretaceo sembravano avere una certa fretta, uscendo dalle uova appena schiuse già dotati di piume e pronti a correre. Sono stati i ricercatori dell’Università di Hong Kong a svelare questo curioso comportamento, analizzando un fossile trovato nel sito di Los Hoyas, in Spagna, e risalente a circa 125 milioni di anni con delle innovative tecniche che hanno permesso di notare alcuni dettagli rimasti invisibili in precedenza. Grazie allo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports è stato quindi possibile ricostruire l'atteggiamento di questi esemplari alati fin dai primi giorni di vita.

Le piume spiegano la storia degli uccelli

Per i ricercatori, le piume di un uccello rappresentano l’elemento chiave per comprenderne il comportamento fin dai momenti successivi alla nascita. Si tratta di un indizio che può far capire se i piccoli sono “usciti correndo dall’uovo” o erano “nudi e indifesi all’interno del nido”, come spiega il coautore della ricerca Michael Pittman. Le precedenti analisi eseguite sui fossili degli uccelli di Los Hoyas, scoperti da circa 10 anni ma rivelati soltanto lo scorso anno, non suggerivano alcuna presenza di piumaggio, lasciando così lo stile di vita di questi animali avvolto nel mistero. A rendere possibile la svolta, però, è stata una nuova tecnologia adottata da Pittman e colleghi, che prevede l’utilizzo di un laser a fluorescenza in grado di far emergere nuovi dettagli tra i quali, appunto, le piume in precedenza non osservate.

Risposte nascoste nei fossili

Le nuove analisi mostrano quindi che quei piccoli uccelli, alti appena tre centimetri, nascevano già pronti per le prime sfide, che secondo Pittman potrebbero includere anche il tentativo di volare. Secondo i ricercatori, l’animale in questione faceva parte degli enantiorniti, uccelli tipici del periodo Cretaceo e caratterizzati dalla presenza di denti all’interno del becco e piccoli artigli sulle ali, gli unici tratti che li distinguevano dagli esemplari alati più recenti. Le nuove scoperte riguardanti lo stile di vita di questa antica specie possono rivelarsi preziose anche per altri studi: i risultati ottenuti dai ricercatori sottolineano infatti come le caratteristiche di alcuni fossili possano non essere immediatamente visibili, costringendo gli scienziati a ricerche più approfondite. Il team guidato da Pittman era infatti stupito dall’assenza di piume emersa dalle prime analisi, che contraddiva le conoscenze del gruppo di ricerca: grazie alla caparbietà e alle nuove tecnologie, tuttavia, un mistero datato oltre 120 milioni di anni è stato risolto. 

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