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La stazione spaziale Gateway sarà una scorciatoia per Marte?

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

La Nasa si sta preparando a dare il via al progetto Lunar Orbital Platform-Gateway, finalizzato a creare un avamposto vicino alla Luna utilizzabile durante le missioni verso i punti più lontani della Via Lattea 

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Di recente, la Nasa ha rivelato i suoi piani per il ritorno sulla Luna e ha chiesto agli scienziati europei e alle agenzie aerospaziali di collaborare con lei alla creazione di una nuova stazione internazionale che orbiterà vicino al satellite naturale della Terra entro i prossimi dieci anni.
La Lunar Orbital Platform-Gateway, spesso abbreviata in Gateway, consentirà agli astronauti di sviluppare delle tecniche per l’esplorazione e lo sfruttamento della superficie lunare. Al tempo stesso, nelle intenzioni della Nasa, la stazione aiuterà gli umani a prepararsi alle future missioni che avranno come meta Marte.
Accettare di collaborare alla creazione di Gateway prevedrebbe dei costi per l’Europa di oltre un miliardo di euro. L’importante decisione sarà presa durante un meeting che si svolgerà l’anno prossimo. Se la risposta sarà affermativa, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) si unirà agli altri partner internazionali che la Nasa sta reclutando per il progetto, tra cui le agenzie spaziali di Russia, Canada e Giappone.

La natura della nuova stazione spaziale

“Essenzialmente, Gateway sarà un avamposto robotico che verrà ospitato da vari gruppi di astronauti per periodi di tempo di lunghezza variabile”, afferma David Parker, direttore Esa dei voli abitati e dell’ esplorazione robotica, grande sostenitore del progetto. “Impareranno come sopravvivere nello spazio profondo, gestendo problemi come le radiazioni e i meteoriti.”
La Nasa ha dichiarato che la Lunar Orbital Platform-Gateway avrà dimensioni inferiori rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Altre recenti creazioni dell’agenzia, come il veicolo spaziale Orion (che nel 2021 effettuerà il primo volo con un equipaggio) e il razzo vettore Space Launch System, svolgeranno un ruolo chiave nell’ambizioso progetto Gateway.

Le estrazioni sul suolo lunare

Alcune delle operazioni principali che verranno svolte sulla stazione spaziale riguarderanno l’estrazione dal suolo lunare di minerali, sostanze chimiche e acqua. “Alcune prove recenti dimostrano come le comete e gli asteroidi che per miliardi di anni si sono schiantati sulla Luna abbiano depositato dell’acqua, sotto forma di ghiaccio, nelle regioni polari del satellite”, spiega Mahesh Anand della Open University (i cui centri amministrativi sono presenti in varie zone del Regno Unito).
Secondo gli scienziati, si potrebbe usare l’acqua estratta dal suolo per trasformare la Luna in una “stazione di rifornimento” da utilizzare durante lo svolgimento delle missioni destinate a raggiungere Marte o punti ancora più remoti dello spazio.