Rapporto medico-paziente, quasi 9 italiani su 10 si fidano del dottore
Salute e BenessereÈ emerso dall’indagine del Censis ‘Il medico pilastro del buon Servizio sanitario’, presentata a Roma in occasione di un evento organizzato dalla Fnomceo
La maggior parte degli italiani ha fiducia del parere, dei consigli e delle diagnosi del proprio medico. Godono della stima della popolazione della penisola italiana anche altri operatori del Servizio sanitario nazionale, come gli infermieri.
È emerso da un’indagine del Censis ‘Il medico pilastro del buon Servizio sanitario’, presentata in occasione di ’40 anni del Servizio sanitario nazionale. La conquista di un diritto, un impegno per il futuro’, un evento organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri ( Fnomceo), il giorno 15 novembre a Roma.
Risultati della ricerca
Dalla ricerca, condotta su un campione di 1000 persone, è emerso che l’87,1% degli italiani ha fiducia del proprio medico di base. La percentuale sale al 90% tra gli individui di età superiore ai 65 anni. In aggiunta, l’84% del campione dichiara di avere stima nei confronti dell’infermiere e degli odontoiatri e l’85,3% ha un dentista di fiducia.
È più ridotta invece la stima verso il Servizio sanitario nazionale, pari al 68,8%.
“Lo studio dimostra, ancora una volta, che gli italiani si fidano del medico, è che questa fiducia è massima negli over 65”, spiega Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.
Fiducia medico-paziente
La fiducia e l’alleanza terapeutica medico-paziente sono dei fattori fondamentali per garantire una buona riuscita dei trattamenti terapeutici. Stando a quando emerso dall’indagine, il 63,1% del campione sceglie di farsi visitare dagli specialisti su cui ripone maggiore fiducia, e solamente il 26,3% è guidato nelle decisioni dalle tariffe delle prestazioni mediche. La percentuale dei pazienti che valutano nella scelta la qualità dei materiali e delle tecnologie impiegate nei reparti ospedalieri è, invece, al 21%. Solamente il 17,1% degli italiani preferisce gli studi medici facilmente raggiungibili. Per quanto riguarda, invece, l’alleanza terapeuta il 58% del campione ritiene che il medico e le persone debbano collaborare nella scelta delle terapie più consone. Solo il 22,4% dichiara che la decisione finale spetta al paziente, mentre il 19,6% si affida completamente al parere del medico. “I cittadini vogliono un medico preparato, competente, e che si faccia carico dei loro problemi, delle loro esigenze, comprendendone anche il disagio, il dramma che la malattia provoca”, spiega Anelli.