
Alluvione Emilia-Romagna, è allarme tetano: sintomi, come si cura e vaccino. Cosa sapere
Nella regione colpita da piogge intense il rischio è che a causa delle acque stagnanti si diffondano malattie come il tetano, che si può contrarre attraverso lacerazioni della pelle e può provocare anche la morte se la tossina prodotta dal batterio raggiunge i 7 milionesimi di milligrammo. In Italia la vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nati a partire dal primo anno di età e per alcune categorie di lavoratori, come quelli del mondo agricolo

È allarme tetano in Emilia-Romagna: le autorità hanno diramato un avviso a tutta la popolazione chiedendo a coloro che non hanno mai fatto un vaccino antitetanico di provvedere quanto prima. Il problema è una conseguenza dell’alluvione e delle acque stagnanti in cui in molti si immergono per le operazioni di pulizia. I militari hanno donato alcuni disinfettanti per evitare che la malattia si propaghi
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COS’È – Il tetano è ancora oggi una delle malattie più comuni. A causarla, spiega Iss, è un batterio, il Clostridium tetani, che in forma vegetativa produce una tossina, detta tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Una tossina estremamente potente e in grado di essere letale per l’uomo se raggiunge i 7 milionesimi di milligrammo
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LE FERITE – Presenti nell’ambiente esterno, le spore possono sopravvivere anche per anni e contaminano spesso la polvere e la terra. Le spore possono penetrare anche nell’organismo umano attraverso le ferite e, in condizioni opportune come i tessuti necrotici, si possono trasformare nelle forme vegetative che producono la tossina
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SINTOMI - Nella maggior parte dei casi, il periodo di incubazione varia da 3 a 21 giorni. Generalmente, più breve è il periodo di incubazione più grave è il decorso clinico. Le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Un caratteristico sintomo iniziale è il trisma, cioè la contrattura del muscolo massetere, che causa rigidità del collo, difficoltà di deglutizione e rigidità dei muscoli addominali
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POSSIBILI EFFETTI - Altri sintomi, riporta l'Iss, includono febbre, sudorazione e tachicardia. Il paziente rimane conscio e gli spasmi muscolari, provocati da stimoli anche minimi, causano dolore
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IL TRATTAMENTO - La malattia non è contagiosa, quindi l’isolamento nel paziente non è necessario. La somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche (TIG) e l’accurata pulizia della ferita infetta, oltre all’uso di disinfettanti ad azione ossidante (come l’acqua ossigenata) e la somministrazione di antibiotici (penicillina) aiutano a prevenire la fissazione alle cellule nervose della tossina eventualmente ancora presente in circolo

IL DECORSO – Ovviamente le immunoglobuline antitetaniche non possono aiutare se la malattia ha già raggiunto le terminazioni, quindi in queste circostanze si adoperano sedativi o anestetici generali, neuroplegici, farmaci curaro-simili. La malattia non conferisce immunità, quindi appena possibile coloro che l’hanno contratta devono portare avanti il ciclo vaccinale

IL VACCINO – Per il tetano c’è il vaccino, obbligatoria in Italia per i nuovi nati a partire dal 1968, quando la soglia è stata abbassata dai due all’anno di vita, e per alcune particolari categorie di lavoratori, come coloro che operano nel mondo dell’agricoltura o dell’allevamento. A oggi le regole prevedono la somministrazione di tre dosi al terzo, quinto e dodicesimo mese di età. Una dose di richiamo viene eseguita nel sesto anno e un’altra a 14 anni. La somministrazione di tre dosi ha un’efficacia del 95% e può durare dieci anni
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