
Covid, come funziona e chi può assumere la pillola Merck: tutto quello che c'è da sapere
Dal 4 gennaio disponibile in Italia il primo farmaco che agisce contro la malattia del Sars-CoV-2. Previene le ospedalizzazioni e può essere usato da pazienti non gravi, tramite assunzione orale a casa con 5 giorni di trattamento

Dal 4 gennaio è disponibile in Italia il primo farmaco contro il Covid-19: si tratta della pillola di Merk chiamata molnupiravir o con il nome commerciale “Lagevrio”. Viene distribuito dalla Struttura Commissariale alle Regioni e per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà accessibile online sul sito dell’Aifa
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Il medicinale è stato autorizzato per trattare i pazienti Covid-19 non ricoverati che hanno contratto la malattia di recente in forma da lieve a moderata e con condizioni cliniche che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid-19 grave
Covid, disponibile pillola di Merck: chi può usarla
L’obiettivo del farmaco è quello di prevenire le ospedalizzazioni e il medicinale deve essere assunto in caso di positività al Covid entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Si tratta di un antivirale orale il cui trattamento dura 5 giorni
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Il trattamento consiste in 4 capsule, per un totale di 800 mg, da prendere due volte al giorno per 5 giorni

Il suo utilizzo non è raccomandato in gravidanza e l’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento

Filippo Drago, esperto della Società Italiana di Farmacologia (SIF), al Corriere della Sera ha spiegato che i pazienti da trattare con il molnupiravir verranno selezionati dai medici di medicina generale o dagli ospedali: “Le Regioni decidono come distribuirlo: presumibilmente all’inizio il farmaco sarà presente nelle farmacie ospedaliere, in seguito nelle farmacie autorizzate”

La pillola non dovrebbe costare nulla al malato e alcune Regioni potrebbero richiedere accertamenti preliminari ai pazienti da trattare

Il molnupiravir agisce interferendo con la capacità del virus di replicarsi, ovvero produce alterazioni del materiale genetico (Rna) del Sars-CoV-2 durante la replicazione in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi

I produttori hanno spiegato che la sua efficacia è garantita a prescindere dalle varianti presenti e future perché non colpisce la proteina Spike. L’efficacia del farmaco nel prevenire le ospedalizzazioni è però del 30%, ossia inferiore rispetto agli studi preliminari di fase 3 che indicavano invece una riduzione dei decessi e ricoveri del 50%

Altro problema è il tempo entro il quale dovrebbe iniziare il trattamento per essere efficace. La pillola deve essere assunta entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, ma non è semplice arrivare a intercettare la malattia in un così breve periodo

Il farmaco è, per questi motivi, da considerare un’arma in più per contrastare il Covid-19, ma non può essere ritenuto un’alternativa ai vaccini sia per la sua bassa efficacia, sia per la durata limitata della concentrazione dei principi attivi che, dopo un paio di giorni dalla fine del trattamento, scompaiono dall’organismo