Con l’emergenza legata al Covid-19, crescono sempre più le domande relative ai sintomi, al contagio e a come poter evitare di contrarre e diffondere la malattia. Ecco le risposte di virologi, professori e dottori
Con l’emergenza legata al Covid-19, crescono sempre più anche le domande relative al contagio e a come poter evitare di contrarre e diffondere la malattia. Non solo, crescono anche quelle relative al coronavirus, il microrganismo che la provoca, e su quali sono i comportamenti da seguire. In un mare di notizie nel quale non sempre è facile districarsi, assume ancor più importanza il ruolo degli esperti, chiamati a guidare le persone verso informazioni certificate e affidabili. Qui di seguito trovate le risposte di professori, virologi e dottori intervenuti a Sky Tg24 per fare chiarezza (LA DIRETTA – LO SPECIALE – IL PROTOCOLLO SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI – LA SITUAZIONE IN ITALIA - COME DIFENDERSI DAL CONTAGIO).
Le risposte dei virologi Rovida e Clementi
La virologa del Policlinico San Matteo di Pavia Francesca Rovida spiega che il coronavirus è un virus di tipo respiratorio e che quindi si trasmette per via aerea. I sintomi, ha aggiunto, possono andare dai più lievi, come rinite, tosse e febbre, ad altri più complicati come insufficienza respiratoria e polmonite. Massimo Clementi, ordinario di microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele sottolinea come dal virus si guarisce spontaneamente, perché non essendoci terapie specifiche e la possibilità di immunizzare i pazienti, questi ultimi sviluppano un’immunità durante l’infezione (VIDEO).
Le risposte della dottoressa Roberta Villa
La dottoressa Roberta Villa chiarisce quando una persona è contagiosa, evidenziando che c'è un equivoco tra sintomatici e asintomatici e che la persona completamente asintomatica che sta bene, tendenzialmente, non trasmette il virus. Ricorda che è importante non sottovalutare i primi sintomi per proteggere chi ci sta intorno. Spiega poi che, nel momento in cui la febbre diventa alta e c’è una difficoltà respiratoria, è necessario rivolgersi alle autorità sanitarie, al 112 o alle autorità regionali (VIDEO).
Le risposte del virologo Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, parla del tempo di incubazione del virus - il dato consolidato in tutto il mondo è una variabilità da 2 a 11 giorni con un valore medio di 5,2 giorni - e degli studi in corso sulle possibili cure, spiegando che la terapia utilizzata al momento è la stessa che viene usata per il trattamento delle polmoniti virali. Quanto a un vaccino ipotizza tempi lunghi: uno o due anni (VIDEO).
Le risposte del virologo Pier Luigi Lopalco
Pier Luigi Lopalco, virologo e professore di Igiene all’Università di Pisa, spiega l’importanza dello stare attenti alla vicinanza tra una persona e l’altra e la ragione per cui è stata bandita la stretta di mano: perché le persone sono abituate a tossire nella mano. Aggiunge poi che il virus sulle superfici può sopravvivere anche a lungo, anche se questa non rappresenta comunque la principale fonte di trasmissione (VIDEO).
Le risposte di Alberto Mantovani direttore dell’Istituto Clinico Humanitas
Alberto Mantovani, il direttore dell’Istituto Clinico Humanitas, ha spiegato l’importanza di fare attenzione alle fake news: “Da alcuni giorni gira la notizia che il virus si trasmetta tramite il nanoparticolato, sulle particelle che inquinano. È importante sapere che non è vero per non abbassare la guardia e continuare a rispettare il distanziamento sociale”. Inoltre ha precisato che “Covid-19 non è un’influenza. La sintomatologia può però essere simile” mentre “i sintomi dell’allergia stagionale sono molto diversi e chi ne soffre non dovrebbe avere difficoltà a riconoscerli” (VIDEO).