La fertilità maschile si può migliorare anche a tavola: i cibi consigliati dagli esperti
Salute e BenessereUna dieta salutare ricca di antiossidanti è la ricetta per migliorare la qualità degli spermatozoi: ecco i consigli di Salvatore Sansalone, specialista in Andrologia e docente presso l’Università di Tor Vergata
La fertilità maschile si può migliorare anche a tavola: quali sono i cibi che influenzano la qualità e la mobilità degli spermatozoi?
Il re degli alimenti che favoriscono la fertilità dei maschi è il pomodoro, grazie al suo alto contenuto di licopene, utile anche contro lo sviluppo del tumore alla prostata. Questo specifico elemento nutritivo è presente anche in altri cibi, quali l’anguria, l’ananas e la papaya.
In generale, una dieta salutare ricca di antiossidanti è la ricetta per migliorare la fertilità: ecco i consigli di Salvatore Sansalone, specialista in Andrologia e docente presso l’Università di Tor Vergata, a Roma.
La ricetta della fertilità
Secondo l’esperto è importante non sottovalutare l’infertilità, un problema che interessa in tutto il mondo un’alta percentuale di coppie potenzialmente pronte per procreare (il 15%).
È fondamentale in primis monitorare periodicamente la salute degli spermatozoi effettuando visite specialistiche, ma anche adottare degli accorgimenti per migliorare la qualità e la salute del liquido seminale.
Esistono diversi alimenti in grado di favorire la fertilità e tanti altri associati al peggioramento della qualità degli spermatozoi.
Salvatore Sansalone consiglia di assumere cibi a basso contenuto di grassi ma particolarmente ricchi di vitamine E, C D e folati. Gli alimenti con queste caratteristiche sono il pesce, i molluschi, i cereali, la frutta, la verdura e i latticini con pochi grassi.
È da evitare, invece, un alto consumo di carni lavorate, patate, latticini grassi, latte intero, caffè, alcol e bevande zuccherate.
Terapia a base di supplementi antiossidanti
Gli uomini con uno spermiogramma con valori alterati possono optare per farsi prescrivere una ‘terapia a base di supplementi antiossidanti’, consigliata per riequilibrare le analisi del liquido seminale.
"Carnitina, Coenzima Q10, vitamine del gruppo B ed L-arginina insieme alla vitamina C possono essere prescritti in persone con infertilità idiopatica, ossia coloro per i quali non esiste una causa conosciuta. Questo permette di mantenere i dannosi radicali liberi sotto controllo, migliorando la qualità del liquido seminale e l'integrità del Dna spermatico”, spiega il Professor Salvatore Sansalone.