Gonorrea, Oms: "Sempre più resistente agli antibiotici". Cosa sapere e come prevenire
Salute e BenessereIntroduzione
La gonorrea è sempre più resistente agli antibiotici. A lanciare l'allarme è stata l'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base dei nuovi dati del suo Programma di sorveglianza Egasp che monitora la diffusione di questo tipo di infezione sessualmente trasmessa. Secondo l'Oms, si registra in più Paesi “un andamento in crescita” della gonorrea farmacoresistente.
Il rapporto evidenzia anche la necessità di "rafforzare la sorveglianza, migliorare la capacità diagnostica e garantire un accesso equo a nuovi trattamenti per le infezioni sessualmente trasmissibili (Ist)". La pubblicazione dei nuovi dati arriva in coincidenza con la Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica (Amr), rafforzando il messaggio sull'importanza di "un'azione globale contro le infezioni farmacoresistenti".
Quello che devi sapere
Cosa è la gonorrea
Secondo la definizione dell'Iss, la gonorrea è un’infezione sessualmente trasmessa (Ist) causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. A livello mondiale, rappresenta la seconda Ist di tipo batterico più diffusa, dopo la clamidia.
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I sintomi
Secondo le stime dell'Iss, più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti sono asintomatici. Quando rilevabili, i sintomi compaiono dopo 1-7 giorni dall’infezione.
- Nelle donne, la manifestazione clinica principale è un’uretrite, con bruciori e difficoltà a urinare, cervicite, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, prurito vaginale e/o difficoltà a urinare.
- Negli uomini, la gonorrea si manifesta con un’uretrite, bruciori e difficoltà a urinare.
Il trattamento
Come sottolinea l'Iss, la gonorrea può essere trattata, in quanto infezione batterica, con degli antibiotici specifici prescritti dal medico. La massiccia diffusione di nuovi ceppi farmaco-resistenti "sta rendendo le cure sempre meno efficaci" e, per questo motivo "la scelta del farmaco dovrebbe basarsi sul risultato dell’antibiogramma". Le linee guida attuali suggeriscono la "doppia terapia con ceftriaxone o cefixima più azitromicina".
Come prevenire la gonorrea
Per prevenire la gonorrea, l'Iss suggerisce di "utilizzare il preservativo in tutti i rapporti sessuali occasionali, con ogni nuovo partner". Inoltre, è importante "rivolgersi subito a un medico di fiducia se si ha il dubbio di essersi infettati". Infine, ai pazienti a cui è stata diagnosticata l'infezione è consigliato "evitare i rapporti sessuali fino alla fine della terapia".
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Il rapporto dell'Oms
L'Egasp, lanciato dall'Oms nel 2015, raccoglie dati di laboratorio e clinici da siti sentinella in tutto il mondo per monitorare la resistenza agli antibiotici e fornire linee guida terapeutiche. "Questo sforzo globale è essenziale per monitorare, prevenire e rispondere alla gonorrea farmacoresistente e per proteggere la salute pubblica in tutto il mondo", evidenzia Tereza Kasaeva, direttrice Oms del Department for Hiv, Tb, Hepatitis & sexually transmitted infections.
Le infezioni sessualmente trasmissibili
"L'Oms invita tutti i Paesi ad affrontare l'aumento dei livelli di infezioni sessualmente trasmissibili e a integrare la sorveglianza della gonorrea nei programmi nazionali per queste malattie".
In aumento l'antibiotico-resistenza
Tra il 2022 e il 2024, la resistenza al ceftriaxone e alla cefixima, i principali antibiotici utilizzati per il trattamento della gonorrea, è aumentata drasticamente: rispettivamente dallo 0,8% al 5% e dall'1,7% all'11%, con ceppi resistenti rilevati in un numero maggiore di Paesi. La resistenza all'azitromicina è rimasta stabile al 4%, mentre la resistenza alla ciprofloxacina ha raggiunto il 95%.
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Resistenza più alta in Vietnam e Cambogia
I Paesi in cui si è registrato il tasso di resistenza più elevato sono Cambogia e Vietnam. Nel 2024 dodici Paesi nella rete di sorveglianza Egasp in 5 regioni dell'Oms hanno fornito dati (in aumento rispetto ai soli 4 paesi del 2022), consentendo quindi un monitoraggio migliore. Si tratta di Brasile, Cambogia, India, Indonesia, Malawi, Filippine, Qatar, Sudafrica, Svezia, Thailandia, Uganda e Vietnam. Tutti questi Paesi hanno segnalato 3.615 casi di gonorrea.
I dati sulla gonorrea nel mondo
- Oltre la metà di tutti i casi di gonorrea sintomatica negli uomini (52%) è stata segnalata nei Paesi della regione Oms del Pacifico occidentale, tra cui Filippine (28%), Vietnam (12%), Cambogia (9%) e Indonesia (3%).
- I Paesi dell'Africa hanno rappresentato invece il 28% dei casi, seguiti da quelli della regione del Sud-Est asiatico (13%, Thailandia), del Mediterraneo orientale (4%, Qatar) e delle Americhe (2%, Brasile).
I pazienti più colpiti
L'età media dei pazienti era di 27 anni (per un range da 12 a 94). Tra i casi, il 20% erano uomini che avevano avuto rapporti sessuali con uomini. Il 42% aveva invece riferito di aver avuto più partner sessuali negli ultimi 30 giorni. L'8% ha dichiarato di aver fatto uso recente di antibiotici e il 19% di aver viaggiato nell'ultimo periodo.
La sorveglianza
Nel 2024, l'Oms ha potenziato la sorveglianza genomica, con quasi 3.000 campioni sequenziati da 8 Paesi. Studi su nuovi trattamenti, come zoliflodacina e gepotidacina, e studi sulla resistenza alla tetraciclina sono stati condotti dal Centro collaborativo Oms sulla resistenza antimicrobica in Svezia, in coordinamento con l'agenzia Onu. La ricerca sta contribuendo a orientare le future strategie di controllo della gonorrea e di prevenzione basata sulla doxiciclina.
L'obiettivo dell'Egasp
L'Egasp ha continuato ad ampliare la sua portata nel 2024, con l'adesione di Brasile, Costa d'Avorio e Qatar, e l'avvio dell'implementazione e della comunicazione dei dati da parte dell'India a partire dal 2025 nell'ambito del suo Programma nazionale per il controllo dell'Aids e delle malattie sessualmente trasmissibili.
Oms: “Servono investimenti urgenti”
Secondo l'Oms, nonostante i progressi degli ultimi anni, il programma di sorveglianza "deve affrontare sfide quali finanziamenti limitati, segnalazioni incomplete e lacune nei dati relativi alle donne e ai siti extragenitali" dell'infezione. L'Organizzazione Mondiale della Sanità chiede "investimenti urgenti, in particolare nei sistemi di sorveglianza nazionali, per sostenere ed espandere la sorveglianza globale della resistenza antimicrobica gonococcica".