Semaglutide, +78% di vendite: cresce l’uso per dimagrire. Cos'è e quali sono i rischi
Salute e BenessereNel 2024 le vendite dei farmaci GLP-1, come la semaglutide, sono aumentate del 78,7%. Sempre più persone li utilizzano impropriamente per dimagrire. Ma quali sono i rischi? Il boom ha alimentato un mercato parallelo, con prodotti falsi venduti online e privi di controlli di sicurezza
Nel 2024 l’Agenzia italiana del farmaco ha registrato un aumento del +78,7% nella vendita privata degli analoghi del recettore GLP-1, farmaci nati per il trattamento del diabete e dell'obesità, ma sempre più usati impropriamente per perdere peso. La sola semaglutide ha generato 55,3 milioni di euro di spesa privata, a cui si sommano altri 21,8 milioni di euro spesi dai cittadini per acquisti di fascia A non rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Si tratta di farmaci che possono essere venduti solo con ricetta medica. Chi ha una patologia usa la ricetta rossa del Ssn. Il farmaco è molto costoso: per le iniezioni sottocutanee quotidiane o settimanali servono dai 170 ai 300 euro al mese, come riporta il Corriere della Sera. Ma quali sono i rischi?
Vendite illegali e rischi per la salute
Le restrizioni nell'utilizzo e i prezzi elevati hanno spinto alla nascita di un mercato illegale online, dove si trovano falsi farmaci spacciati per GLP-1. L’Ema e le agenzie europee (Hma) hanno segnalato “un forte aumento del numero di farmaci illegali commercializzati come agonisti del recettore del GLP-1, come semaglutide, liraglutide e tirzepatide, per la perdita di peso”, spesso venduti tramite siti o social fraudolenti, privi di autorizzazione e di controlli di sicurezza. Chi assume questi prodotti rischia “insuccesso terapeutico, problemi di salute inaspettati e gravi e di interazioni pericolose con altri medicinali”. Inoltre, “gli agonisti del recettore del GLP-1 sono farmaci soggetti a prescrizione medica per gravi patologie come diabete e obesità. Devono essere assunti sotto la supervisione di un medico. I pazienti che ritengono di poter trarre beneficio dal trattamento con agonisti del recettore del GLP-1 dovrebbero consultare un medico e non dovrebbero acquistarli senza prescrizione medica o da fonti diverse dai rivenditori autorizzati”.
Come funzionano e quali sono gli effetti collaterali
Gli agonisti del recettore GLP-1 mimano l’azione di un ormone intestinale che stimola la produzione di insulina, rallenta lo svuotamento gastrico e aumenta il senso di sazietà. “Agiscono anche sui centri cerebrali coinvolti nei meccanismi della fame e del piacere”, ha spiegato Silvana Gaetani, professore ordinario di Farmacologia all’Università Sapienza di Roma e coordinatrice dell’Early Career Pharmacologists Group della Società Italiana di Farmacologia. “Mentre l’azione dell’ormone dura due o tre minuti, quella dei farmaci è molto prolungata”. Tra gli effetti collaterali più comuni, si segnalano “nausea e vomito, diarrea o stitichezza e dolore addominale, che di solito si riducono dopo le prime settimane. Meno frequenti mal di testa e affaticamento, rari pancreatiti e calcoli biliari”. “È necessario un monitoraggio attento, soprattutto nelle fasi iniziali; la sorveglianza continua è indispensabile per raccogliere anche gli eventi avversi rari e rarissimi che emergono con l’uso su larga scala e che servono alle agenzie regolatorie, europea e italiana, per garantirne un impiego sempre più sicuro”, ha sottolineato l’esperta. Sospendere improvvisamente il trattamento, infine, può portare a un rapido recupero del peso perso, poiché viene meno il controllo su fame e metabolismo.
Il boom delle vendite in Italia
Secondo i dati Aifa, la sola semaglutide ha generato 55,3 milioni di euro di spesa privata, a cui si aggiungono 21,8 milioni di euro di acquisti di fascia A non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. A questi vanno sommati 13,4 milioni di euro spesi per la liraglutide, per un totale stimato di oltre 300 mila confezioni vendute nel 2024. Il dato non comprende il Wegovy, la versione ad alto dosaggio della semaglutide, disponibile in Italia solo da metà 2024 ma già molto diffusa negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Si tratta di farmaci soggetti a prescrizione medica: se il paziente non presenta le patologie indicate nel foglietto illustrativo, il medico può prescriverli solo “in scienza e coscienza”, informando sui rischi e assumendosi la responsabilità professionale e legale della scelta. In alcuni casi, tuttavia, i medici li prescrivono anche a “pazienti a cui il sovrappeso è causa di grave disagio psicologico”, ha spiegato la professoressa Annamaria Colao, prima endocrinologa d’Italia per l’Ad Scientific Index.