Obesità, Pfizer ha bloccato lo sviluppo della pillola per dimagrire: ecco perchè
Salute e Benessere
Lo ha spiegato, in una nota, la stessa azienda che si è detta, allo stesso tempo, pronta per continuare "a valutare e promuovere programmi promettenti, al fine di offrire ai pazienti nuovi farmaci innovativi"
L'azienda farmaceutica Pfizer ha ufficialmente annunciato, attraverso una nota diffusa sul proprio sito, la decisione di interrompere lo sviluppo della propria pillola sperimentale per la perdita di peso, chiamata “danuglipron”, ovvero un antagonista orale del recettore del Glp-1, che era in fase di studio per la gestione cronica del peso. La motivazione principale legata alla scelta, è stato riferito dal colosso americano, è che "un singolo partecipante asintomatico in uno degli studi di ottimizzazione del dosaggio ha manifestato un potenziale danno epatico indotto dal farmaco, che si è risolto dopo l'interruzione di danuglipron". E questo "sebbene la frequenza complessiva di innalzamenti degli enzimi epatici nel database di sicurezza di danuglipron, composto da oltre 1.400 partecipanti, sia in linea con quella degli agenti approvati nella classe", ha sottolineato ancora Pfizer. L’azienda farmaceutica, quindi, dopo una revisione di tutte le informazioni, inclusi tutti i dati clinici generati fino a oggi per “danuglipron” e i recenti input delle autorità regolatorie, ha "deciso di interrompere lo sviluppo della molecola".
L’impegno di Pfizer per otterene “nuovi farmaci innovativi”
Come spiegato, nel dettaglio, da Chris Boshoff, Chief Scientific Officer e presidente Ricerca e Sviluppo di Pfizer, "le malattie cardiovascolari e metaboliche, inclusa l'obesità rimangono importanti aree di bisogno medico insoddisfatto e, per questo motivo, intendiamo continuare a mettere a frutto le nostre capacità globali per sviluppare una pipeline di trattamenti sperimentali che abbiano il potenziale di colmare gap critici nell'assistenza ai pazienti, incluso lo sviluppo di questo farmaco e di altri programmi per l'obesità”. Nonostante il dispiacere “per l'interruzione dello sviluppo di danuglipron, restiamo impegnati a valutare e promuovere programmi promettenti, al fine di offrire ai pazienti nuovi farmaci innovativi". In futuro, ha confermato l’azienda in conclusione, i dati del programma di sviluppo clinico di “danuglipron” verranno presentati nell’ambito di un forum scientifico ed inviati per la pubblicazione su una rivista sottoposta a revisione paritaria.
