Giornata della Salute Mentale, la depressione tocca il 6% degli italiani
Salute e BenesserePiù del 6% degli italiani adulti e il 9% degli over-65 accusa sintomi depressivi. Sono i dati dell'Istituto Superiore di Sanità diffusi nella Giornata Mondiale della Salute Mentale. Per l'occasione, l'Iss ha reso noti anche i dati di uno studio che mostra una crescita del 20% dei ricoveri nei reparti di Psichiatria dopo la pandemia. In Europa, afferma l'Ocse, il 20% della popolazione accusa sintomi da lievi a moderati di depressione o ansia
Come stanno gli italiani in fatto di salute mentale? Più del 6% degli adulti e il 9% degli over-65 accusa sintomi depressivi. Una quota che sale nelle persone che vivono in condizioni di disagio economico fino al 18% e arriva al 25% tra chi dichiara di avere molte difficoltà ad arrivare a fine mese. Sono i dati che arrivano dai sistemi di sorveglianze Passi e Passi d'Argento dell'Istituto Superiore di Sanità diffusi per la Giornata Mondiale della Salute Mentale che ogni anno si celebra il 10 ottobre. Per l'occasione, l'Iss ha reso noti anche i dati di uno studio che mostra una crescita del 20% dei ricoveri nei reparti di Psichiatria dopo la pandemia del 2020. Nel dettaglio, il monitoraggio ha mostrato che poco più di 1 italiano su 20 riferisce sintomi depressivi e percepisce compromesso il proprio benessere psicologico per una media di quasi 16 giorni nel mese. I sintomi sono generalmente più frequenti con l'avanzare dell'età, fra le donne (7%), fra le persone socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche (18%), precarietà lavorativa (8%) o bassa istruzione (11%), fra chi vive solo (7%) e chi è affetto da patologie croniche (11%).
Più grave il quadro tra gli over 65
Più grave la situazione tra gli anziani, anche se si osserva una tendenza al miglioramento rispetto agli anni passati. Soffre di sintomi depressivi per una media di 17 giorni al mese il 9% degli over-65, per arrivare a una crescita pari al 13% dopo gli 85 anni. Anche in questo caso, i disturbi sono più frequenti tra le donne (12% rispetto al 5% negli uomini), tra le classi socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche (25% in chi riferisce molte difficoltà economiche rispetto 6% di chi non ne riferisce) o bassa istruzione (12% fra coloro che hanno al più la licenza elementare contro 5% fra i laureati), tra chi vive solo (11%) e fra le persone con diagnosi di patologia cronica. Una discreta quota di persone con sintomi depressivi (23%) non chiede aiuto: spesso chi lo fa si rivolge solo ai propri familiari/amici (26%).
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I numeri in Europa: depressione per il 20% della popolazione
Per quanto riguarda l'Europa, quasi il 20% della popolazione europea accusa sintomi da lievi a moderati di depressione o ansia condizione che, se non opportunamente affrontata può progredire in forme più severe. Arriva, invece, al 3% la quota della popolazione che soffre di depressione maggiore e al 5% quella che ha disturbi d'ansia generalizzati. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dall'Ocse in occasione della Giornata mondiale della salute mentale. Il rapporto ("Mental Health Promotion and Prevention. Best Practices in Public Health") stima l'impatto dei problemi di salute mentale sulla popolazione e sulla società europea. Nello specifico, il 15% delle persone coinvolte nell'indagine ha riferito di aver sofferto di sintomi lievi di depressione, il 4% di sintomi moderati. A lamentare più spesso problemi di salute mentale anche in questo caso sono le donne, per cui si registrano tassi del 62% più alti rispetto agli uomini. Questi ultimi, al contrario, tendono a presentare tassi più alti di suicidio. Il rapporto rileva che i problemi di salute mentale tendono a comparire in età precoce con il 75% dei casi che si presenta prima dell'età adulta. La vulnerabilità, inoltre, aumenta in alcune fasi di transizioni della vita, come l'adolescenza, la gravidanza e il periodo post-partum. Critici alcuni eventi come la migrazione, la disoccupazione o la morte di un parente o di un amico.