Salute mentale, la campagna di Unobravo per "scendere dalla ruota" di ansia e stress
Aspettative sociali distorte, pressione troppo alta e una malsana cultura della performance a tutti i costi: settembre per molti italiani non è solo il mese del rientro alla quotidianità, ma è anche il momento in cui si ripresentano sentimenti di disillusione e pesantezza. Per affrontarli può essere utile il supporto di un terapeuta. È questo il tema dell’ultima campagna di Unobravo, azienda leader nell’offerta di servizi di psicologia online
Settembre è il mese delle ripartenze: si torna a studiare, si torna al lavoro. Con la ripresa del tradizionale trambusto quotidiano torna però anche a farsi sentire con forza una sensazione di disillusione e pressione costante, quasi a essere intrappolati dentro una ruota che non smette mai di girare. È così per il 35% degli italiani, secondo la più recente survey condotta da Unobravo (Società Benefit e azienda che offre servizi di psicologia online, grazie a un team di oltre 7mila psicologi) con Dynata, che ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 20 e i 55 anni.
Stress da rientro, tra aspettative sociali distorte e bombardamento digitale
La Ruota, l’ultima campagna di Unobravo, on-air sulle principali piattaforme streaming, racconta proprio quei sentimenti di ansia, tristezza e malinconia che accomunano così tante persone. Lo fa con una narrazione ironica e fuori dagli schemi, affidandola a due soggetti principali: Mondo delle Favole e Buongiorno Mondo!. Entrambi traducono visivamente il concetto chiave della “ruota che gira”. Nel primo soggetto prende la forma delle aspettative sociali distorte, quelle di un mondo fatto di regole contraddittorie e irraggiungibili. La protagonista è una donna travolta da fiabe falsate e imperativi assurdi: “Sii produttiva, ma non in burnout. Viaggia tanto, ma paga il mutuo. Pensa alla carriera, ma metti su famiglia”. Nel secondo soggetto la ruota è invece il bombardamento costante della vita digitale: qui il protagonista è un uomo alle prese con sveglie, notifiche, like, meme. Un caos crescente che sfocia nel game over. In entrambi i casi è la voce del terapeuta a restituire centralità e prospettiva, ad aprire la possibilità di dare un senso a ciò che si prova.
Unobravo: “Sappiamo quanto sia difficile orientarsi tra i pensieri quotidiani”
Per dare forma alle angosce e le paure che spingono le persone a cercare un supporto psicologico, Unobravo ha deciso di puntare sull’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale nella creazione della campagna. Al contrario, il momento della terapia è quello che segna il ritorno al contesto reale. Uno spazio sicuro in cui fermarsi, rimettere a fuoco come ci si sente, e trovare strumenti reali per affrontare meglio ciò che succede affanna. “Abbiamo scelto di utilizzare l’intelligenza artificiale come mezzo espressivo perché restituisce bene l’idea di un contesto spesso opprimente, da cui è difficile trovare una via d’uscita. Con questa campagna vogliamo ribadire che non esistono scorciatoie o soluzioni magiche: ma trovare “uno bravo” può fare davvero la differenza”, dice Maxim Fernandez, Head of Brand di Unobravo. “Vogliamo dire alle persone – aggiunge – che noi le vediamo davvero: sappiamo quanto possa essere difficile orientarsi tra i pensieri quotidiani e siamo pronti a supportarle quando scelgono di intraprendere un percorso di terapia per stare meglio con sé stesse. A tutti capita di sentirsi intrappolati in una ruota che gira senza sosta: riconoscerlo è già il primo passo per fermarsi e iniziare ad ascoltarsi”.