Usa, nuovo trapianto di rene da maiale a uomo: il paziente sta bene

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Al Massachusetts General Hospital di Boston è stato eseguito con successo un nuovo trapianto di rene da maiale a uomo: il ricevente, Bill Stewart, 54 anni, è già tornato al lavoro. L’obiettivo è offrire ai pazienti una soluzione temporanea che dia tempo in attesa di un organo umano. Intanto la Fda ha autorizzato i trial clinici sull’uomo con reni di maiali geneticamente modificati prodotti da eGenesis e United Therapeutics

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Successo per un nuovo trapianto di rene da maiale a uomo al Massachusetts General Hospital di Boston. L’intervento è stato eseguito il 14 giugno, ma la notizia è stata diffusa soltanto di recente dai medici del centro, che da tempo sperimentano lo xenotrapianto come soluzione temporanea per i pazienti in attesa di un organo umano. Il ricevente è Bill Stewart, di 54 anni, istruttore atletico in dialisi da un anno a causa di insufficienza renale ereditaria. Oggi sta bene ed è già tornato al lavoro. 

Il caso di Bill Stewart

Si tratta del terzo trapianto di questo tipo realizzato nell’ospedale di Boston: a gennaio un altro paziente, Tim Andrews, aveva ricevuto un rene di maiale ed è tuttora in vita. Lo specialista che segue Stewart, Leonardo Riella, ha spiegato che i farmaci anti-rigetto vengono ricalibrati con regolarità. "Non è possibile prevedere quanto a lungo l'organo funzionerà, ma anche se fosse solo un anno è già un grande vantaggio per la loro salute”, ha sottolineato l’esperto. “Con questa procedura diamo tempo ai pazienti in attesa di un organo umano. Se il rene di maiale venisse rigettato, i malati possono infatti venire sottoposti nuovamente a dialisi".

Il paziente: “Tornare al lavoro è stato fantastico”

Stewart si è detto entusiasta dell’esito. Alla Cnn ha raccontato di aver ripreso gradualmente le sue attività lavorative: da un lato collabora con un’organizzazione non profit che sostiene persone con disabilità fisiche, dall’altro contribuisce a gestire il programma di medicina sportiva del Massachusetts General Hospital. “È stata una cosa fantastica poter tornare al lavoro. Penso che mentalmente sia stato un bell'ostacolo da superare... poter vedere tutti, fare due chiacchiere e ritrovare un po' il ritmo”, ha racconto. Ancora più importante per lui, però, è poter tornare a vivere momenti all’aria aperta. Prima della malattia, infatti, Stewart e la moglie trascorrevano spesso i fine settimana facendo escursioni e kayak, attività che aveva dovuto interrompere a causa della malattia. “Il mio livello di energia è ancora lontano da quello che vorrei, ma stare all'aria aperta, lasciarmi alle spalle la procedura e sapere che, si spera, c'è un futuro luminoso davanti a me”, ha spiegato.

Via libera della Fda ai test sugli xenotrapianti

Sulla scia dei risultati ottenuti dai recenti tentativi di xenotrapianti, la Food and drug administration (Fda) ha deciso di autorizzare un nuovo trial clinico sull’uomo con reni di maiali geneticamente modificati. A condurlo sarà l’azienda eGenesis, la stessa che ha fornito gli organi per gli interventi al Massachusetts General Hospital. Il programma del trial clinico prevede il coinvolgimento di 30 pazienti over50 e partirà a breve. Anche United Therapeutics, altra società impegnata nello sviluppo di organi di maiale per i trapianti, ha ottenuto dall’agenzia statunitense l’autorizzazione a sperimentazioni cliniche sull’uomo.

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