
Trapianti, gli organi viaggeranno su droni: ecco come
Il 13 aprile, la Fondazione D.O.T (Donazione organi e trapianti) ha presentato all'ospedale Molinette di Torino il progetto sul "primo volo sperimentale con drone per il trasporto di organi e materiale biologico". Come funziona?

Sono i droni la nuova frontiera del trasporto per gli organi. Il 13 aprile, la Fondazione D.O.T (Donazione organi e trapianti) ha presentato all'ospedale Molinette di Torino il progetto sul "primo volo sperimentale con drone per il trasporto di organi e materiale biologico"
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Il progetto si chiamo INDOOR (using drones for organ transportation) - in collaborazione con il Centro Interdipartimentale per la Robotica di Servizio del Politecnico di Torino (PIC4SeR) - ed è immaginato per testare l’efficacia, la sicurezza e la fattibilità dell’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto nella medicina di trapianti
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II test è previsto per la fine del mese di aprile: un drone settato in modalità di navigazione automatica partirà dal CTO di Torino e atterrerà alla palazzina di genetica dell'ospedale Molinette, trasportando con sé una capsula contenente "sostanze inerti" (che simulano un campione di materiale biologico), per una distanza totale di circa 500 metri in linea d'aria: cioè quella che separa i due presidi ospedalieri della Città della Salute e della scienza di Torino

"L’iniziativa ha un alto grado di innovazione e permette di velocizzare ed automatizzare il trasporto di materiale biologico e degli organi tra le strutture ospedaliere piemontesi, preservando l’ottima qualità e conservazione dei materiali. Con un valore aggiunto: la sensibile riduzione dei costi di trasporto", si legge nella descrizione del progetto

“Si tratta di un risultato importante che ci avvicina sempre di più al momento in cui si potranno ridurre in maniera significativa tempi e rischi per il trasporto di organi”, dice Antonio Amoroso, Presidente della Fondazione D.O.T e Direttore del Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta

“Ipotizziamo di poter avere un prototipo di drone utilizzabile entro il 2023 e ci auguriamo di poter effettuare il primo vero volo di trasporto di materiale biologico entro un paio di anni. Ma ricordiamo che senza donazioni non ci sono trapianti”, spiega ancora Amoroso
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