Morbillo, raddoppiano casi in Italia. Esperti: "Vaccinarsi per evitare aumento estivo"

Salute e Benessere
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Introduzione

Sono di nuovo in aumento i casi di morbillo in Italia. Nel mese di maggio, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Iss (Istituto superiore di sanità), le persone che hanno contratto la malattia infettiva sono quasi raddoppiate rispetto ad aprile. Le cause sono molteplici: grande spinta al contagio è stata data dai maggiori spostamenti legati alle recenti festività, mentre il calo del numero di vaccinazioni ha peggiorato la situazione. Proprio per questo le autorità sanitarie iniziano a preoccuparsi in vista delle imminenti vacanze estive

Quello che devi sapere

Morbillo in Italia, 65 casi a maggio

Partendo dai numeri: a maggio ci sono state 65 segnalazioni di casi di morbillo, poco meno del doppio rispetto al mese precedente, quando si era toccata quota 37. Da inizio anno sono stati registrati in tutto 334 casi, si legge nel numero di giugno del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News dell'Iss. Un quinto degli episodi di cui si ha conoscenza, relativi al periodo tra gennaio e maggio, è associato a viaggi internazionali, dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente

 

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L’appello degli esperti a vaccinarsi contro il morbillo

L’appello degli esperti è quindi quello di vaccinarsi prima di partire per un viaggio fuori dai confini italiani, o quantomeno di controllare il proprio stato vaccinale e immunizzarsi se non lo si è fatto finora. Anche perché, si fa notare, in 275 casi su 334 le persone colpite risultavano non coperte da vaccino (lo stato vaccinale al momento è noto soltanto per 313 casi, quindi mancano informazioni per 21 soggetti)

 

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Le complicanze segnalate

Per 108 casi, un terzo del totale, è stata riportata almeno una complicanza. Le più frequenti sono epatite, aumento delle transaminasi e polmonite, ma si sono verificate anche cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni. Sono stati segnalati poi tre casi di encefalite, tutti in soggetti non vaccinati. Quasi l'80% dei casi si sono verificati infatti in persone di età pari o superiore a 15 anni, per la maggior parte non immunizzate o coperte da una sola dose

L’incidenza più alta resta tra i più piccoli

Questo non significa che i bambini siano al sicuro: la fascia di età più colpita, in termini di incidenza, rimane quella sotto i cinque anni. E continuano a essere segnalati casi anche tra i lattanti per i quali, evidenziano gli esperti, "la protezione dipende da un elevato livello di immunità nella popolazione, visto che l'età raccomandata per la somministrazione della prima dose di vaccino Mpr è 12 mesi"

 

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L’infettivologo Andreoni: “Trend preoccupante”

L’aumento dei casi di morbillo è “molto preoccupante”, ha detto all'ANSA l'infettivologo e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali Massimo Andreoni. Si parla di un “trend di incremento allarmante, considerando che il morbillo ha una mortalità di 1 a mille”. Nel 2023, spiega Andreoni, in Italia erano stati segnalati “circa 23 casi in un anno”, nel 2024 erano 1.010 casi e “adesso siamo già a circa 350 casi nei primi 6 mesi del 2025"

Il rischio di focolai epidemici

Andreoni precisa che uno dei principali problemi sta nella bassa partecipazione al richiamo vaccinale. "Abbiamo un buon tasso di aderenza sulla prima vaccinazione a 12 mesi, molto vicino al 95%, ma al richiamo fissato tra 5 e 11 anni l'aderenza scende in modo rilevante”. In questo modo, avverte, "c'è il rischio di focolai epidemici in zone in cui c'è un basso tasso vaccinale e questo rappresenta un grande pericolo perché il morbillo è una delle malattie più contagiose che conosciamo"

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L'Italia dovrebbe eliminare il morbillo entro il 2030

L'indicazione dell'Oms, ricorda Andreoni, "è l'eliminazione del morbillo in Italia entro il 2030, ma l'obiettivo appare critico se consideriamo che nel 2024 l'Italia è stato il secondo Paese in Europa per numerosità di casi dietro solo alla Romania". Sarà quindi - ribadisce ancora una volta - fondamentale "vaccinarsi contro il morbillo, a ogni età, se non lo si è fatto prima, ed effettuare il richiamo anche se si è raggiunta l'età adulta"

 

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