Influenza, segnalati i primi casi in Italia: vaccinazioni a rilento

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Introduzione

In Italia si iniziano a registrare i primi casi di influenza stagionale, un segnale che i virus sono già in circolazione, anche se con un'intensità ancora bassa. “I primi casi sono per il momento sporadici, sono meno di una decina quelli registrati finora, maggiormente al Nord ma qualcuno anche al Sud Italia”, ha spiegato all’Ansa Antonio Bella, ricercatore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità e responsabile della Sorveglianza epidemiologica InfluNet. Quest'anno gli esperti prevedono una predominanza dei virus di tipo A, in particolare dell'Ah3n2, noto come il ceppo "australiano". Ci si protegge in primo luogo, ma non solo, con la vaccinazione, come ricordato dall’Ecdc nella campagna "Non lasciare che l'influenza diventi il tuo tallone d'Achille”. Tuttavia, come sottolineato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), la campagna vaccinale procede a rilento. Ecco i numeri della scorsa stagione influenzale e i consigli su come limitare i contagi.  

Quello che devi sapere

I numeri della stagione precedente e i virus predominanti

Nella stagione influenzale precedente, le sindromi simil-influenzali hanno colpito quasi 15 milioni di persone in Italia, secondo i dati della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto superiore di sanità. Lo scorso anno era stato dominante il sottotipo Ah1n1, derivato dall'influenza suina. Per quanto riguarda i virus predominanti per la stagione in corso, “la circolazione virale dei virus influenzali è ancora bassa in Italia, quindi è difficile prevedere i ceppi che circoleranno. Ma, se ci rifacciamo all'emisfero sud in cui è terminata ora la stagione influenzale, ci si aspetta una circolazione dei virus di tipo A con predominanza di Ah3n2, la cosiddetta australiana”, ha sottolineato l’esperto dell’Iss

I numeri della stagione precedente e i virus predominanti

La campagna Ecdc: “Non fare dell'influenza il tuo tallone”

L'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha lanciato la campagna "Non lasciare che l'influenza diventi il tuo tallone d'Achille", ispirandosi al mito greco per sensibilizzare sull'importanza della vaccinazione. L'influenza è generalmente una malattia lieve e la maggior parte delle persone guarisce rapidamente, ma può comportare “gravi complicazioni per chi appartiene alle categorie a rischio”, ha ricordato l'Ecdc.
La campagna vaccinale stagionale mira ad aumentare l'adesione soprattutto tra anziani, donne incinte, bambini piccoli e persone con patologie croniche, tutte categorie che hanno “maggiori probabilità di sviluppare una malattia grave se dovessero essere infettati”. Inoltre, ha sottolineato l’Ecdc, "gli operatori sanitari sono più esposti quotidianamente a diversi virus, tra cui il virus dell'influenza, e dovrebbero essere vaccinati per proteggere se stessi e i loro pazienti”

La campagna Ecdc: “Non fare dell'influenza il tuo tallone”

Quattro misure per limitare il contagio

Oltre alla vaccinazione, l'Ecdc ricorda altre quattro misure fondamentali per limitare il contagio. Questi accorgimenti, ampiamente utilizzati durante la pandemia di Covid-19 ma oggi spesso trascurati, includono: indossare una mascherina se si hanno sintomi per proteggere le persone più fragili, lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce e restare a casa se si è malati

Quattro misure per limitare il contagio

Vaccinazioni a rilento: l’appello dei medici di famiglia

"Le vaccinazioni antinfluenzali sono iniziate in tutta Italia ma procedono a rilento”, ha riferito Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). “I dati che arrivano dai Paesi dell'emisfero australe ci mostrano la circolazione di un ceppo virale, quello della cosiddetta australiana, sul quale il nostro sistema immunitario ha meno memoria immunologica e che quindi potrebbe essere più aggressiva". I casi per ora, ha aggiunto Scotti, "sono segnalati soprattutto al Nord. Ancora al Sud il bel tempo ha rallentato la diffusione del virus ma la bassa pressione interesserà nei prossimi giorni le regioni meridionali, quindi ci aspettiamo un aumento dei casi anche qui"

Vaccinazioni a rilento: l’appello dei medici di famiglia

Picco atteso dopo Natale

Il picco dei contagi, che dipenderà dal meteo, è atteso dopo Natale, ma è consigliabile iniziare a vaccinarsi sin da ora, "perché la circolazione inizia a diventare sostenuta con i primi freddi e il vaccino impiega di norma un paio di settimane per diventare protettivo”, ha riferito Scotti. Inoltre, "soprattutto agli anziani è consigliato effettuare la somministrazione insieme al vaccino contro il Covid-19"

Picco atteso dopo Natale

Vaccino: per chi è gratuito

La vaccinazione è gratuita per gli over 60, le donne in gravidanza e nel post-partum, i bambini tra 6 mesi e 6 anni e per chi è affetto da malattie croniche. Ma anche per le persone ricoverate nelle Rsa e i familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze. Tutti però possono vaccinarsi e dovrebbero farlo”, ha concluso Scotti, "perché, pur se per loro l'influenza non ha in genere effetti gravi, è comunque spesso associata a infezioni batteriche che causano bronchiti e otiti, e che poi richiedono in alcuni casi a loro volta l'uso di antibiotici. In qualsiasi caso, no all'automedicazione"

Vaccino: per chi è gratuito