
Introduzione
Quello dell'omeopatia è un settore in crescita: una scelta che nell'ultimo anno hanno fatto 18 milioni di italiani. Lo rivela una nuova indagine condotta da Eumetra per Omeoimprese. Lo studio evidenzia una conoscenza diffusa dell’omeopatia da parte del 98% della popolazione italiana adulta, che chiede però una maggiore informazione su questi prodotti. Si conferma il ruolo centrale di medici e farmacisti nel consiglio ai pazienti
Quello che devi sapere
Omeopatia sì o no? Uno studio sul comportamento degli italiani
È un quadro che testimonia soddisfazione e fiducia nell’omeopatia da parte degli italiani, quello tratteggiato dall’indagine “Scenario e consumatori di Medicinali Omeopatici 2025” realizzata dall’istituto di ricerca Eumetra per Omeoimprese, l’associazione di categoria che riunisce le aziende del comparto in Italia. L’indagine ha coinvolto complessivamente oltre 1.400 adulti sopra i 18 anni: sono state effettuate 900 interviste presso un campione rappresentativo della popolazione italiana; è stato inoltre effettuato un sovra-campionamento di altre 500 interviste, con lo scopo di analizzare più nel dettaglio 4 regioni specifiche (Lombardia, Veneto, Toscana e Campania). Lo studio ha analizzato il livello di consapevolezza e i comportamenti degli italiani riguardo ai medicinali omeopatici, mettendo in evidenza le loro percezioni e scelte di salute.
Usati dal 37% degli italiani: un dato in crescita
Nel nostro Paese il 98% della popolazione adulta (circa 49 milioni di persone) conosce i medicinali omeopatici e 2 italiani su 3 (66%, pari a circa 33 milioni) li hanno acquistati almeno una volta nella vita. A utilizzarli nell’ultimo anno sono state quasi 18.5 milioni di persone (37%), un dato in crescita rispetto al passato che evidenzia una maggiore penetrazione dell’omeopatia nel panorama delle scelte terapeutiche degli italiani, con un livello di fiducia che si va consolidando. "I risultati di questa ricerca mostrano che l'omeopatia rientra sempre più nelle scelte di salute delle famiglie, grazie soprattutto al consiglio competente di medici e farmacisti che ne riconoscono l’opportunità terapeutica" commenta Silvia Nencioni, Presidente di Omeoimprese.
Percezione e utilizzo dell’omeopatia
Globalmente, infatti, la ricerca ha evidenziato una percezione positiva dell’omeopatia, con alcuni fattori che si rivelano decisivi nel favorire questa scelta terapeutica: il 54% degli italiani riconosce che i medicinali omeopatici sono prodotti naturali, il 42% li ritiene privi di effetti collaterali e controindicazioni, mentre il 33% afferma che possono rafforzare le difese immunitarie.
Tra gli ambiti terapeutici per i quali si ricorre maggiormente all’omeopatia troviamo:
- sintomi influenzali, raffreddore e mal di gola (33%)
- insonnia e stress (28%)
- rafforzare il sistema immunitario (26%)
- dolori muscolari-articolari (23%)
- disturbi gastro-intestinali (20%)
Ruolo centrale di medici e farmacisti
L’indagine mette in luce anche il ruolo cruciale dei professionisti della salute nella diffusione dell’omeopatia. Dai risultati, infatti, emerge che chi ha acquistato medicinali omeopatici lo ha fatto su prescrizione del proprio medico di medicina generale o pediatra nel 44% dei casi, mentre il consiglio del farmacista al banco è risultato determinante nel 52% degli utilizzatori. Secondo gli intervistati, nel 54% dei casi il medico di base è il professionista della salute più indicato a fornire queste informazioni; il 40% riconosce questo ruolo al medico esperto in omeopatia, il 34% allo specialista e il 39% al farmacista. Gli italiani si aspetterebbero di ricevere queste informazioni anche dalle strutture sanitarie pubbliche (27%) e dalle autorità sanitarie (26%).
Chi sono gli utilizzatori dell’omeopatia? Adulti, spesso genitori
I principali consumatori di medicinali omeopatici appartengono alla fascia d’età 35-55 anni (72%), risiedono prevalentemente nel Nord-Est e nel Centro Italia, con un picco in Toscana (75%) e hanno figli (71%). È un target più femminile che maschile (60% vs 40%) trasversale per età e area geografica, che mostra una elevata soddisfazione nell’utilizzo sia individuale, che per i membri della propria famiglia.
Cresce l’online ma la farmacia resta il punto di riferimento
Nonostante la digitalizzazione abbia avuto un impatto significativo anche sul settore farmaceutico, il 92% degli acquirenti continua a preferire il canale fisico delle farmacie e parafarmacie sul territorio per i propri acquisti, a testimonianza della necessità di un confronto diretto con il professionista della salute e del valore di un consiglio competente al banco per questa tipologia di farmaci. Tuttavia, l’online sta guadagnando terreno: il 21% degli utilizzatori ha comprato almeno una volta su internet, sebbene gli acquirenti esclusivi online siano ancora una minoranza (6%) che non va a sostituirsi con chi predilige un rapporto diretto con il farmacista.
Leggi anche
Salute e Benessere
Farmaci, arriva il codice Data Matrix anti contraffazione: cosa cambia
Salute e Benessere
Omeopatia in Italia, chi ne fa uso e in che modo: i dati
Salute e Benessere
Sanità, quali sono i tempi di attesa per fare una visita in Italia
Salute e Benessere
Sanità, entro il 2030 in Italia carenza di 100mila infermieri
Salute e Benessere
Perché medici di base sono sempre meno: in 4 Regioni quasi introvabili
- Omeopatia sì o no? Uno studio sul comportamento degli italiani
- Usati dal 37% degli italiani: un dato in crescita
- Percezione e utilizzo dell’omeopatia
- Ruolo centrale di medici e farmacisti
- Chi sono gli utilizzatori dell’omeopatia? Adulti, spesso genitori
- Cresce l’online ma la farmacia resta il punto di riferimento
- Leggi anche