Influenza, quest'anno sarà più pesante: cosa sapere e a chi è consigliato il vaccino
Salute e BenessereIntroduzione
Quella di quest'anno potrebbe essere la stagione influenzale più pesante in Italia. A partire da ottobre prenderà il via la campagna di somministrazione del vaccino antinfluenzale, consigliato soprattutto per le categorie a rischio, come bambini, donne in gravidanza e pazienti fragili. Oltre all'influenza e al virus respiratorio sinciziale, che sono entrambi malanni stagionali, sarà diffuso anche il Covid, che non è un virus stagionale e ha cicli di salita e discesa di 4 o 6 mesi. Ma a chi è consigliato il vaccino? E come possiamo proteggerci dall'influenza? Ecco tutto quello che c'è da sapere
Quello che devi sapere
Il vaccino
La vaccinazione permette di proteggerci da influenza e malanni di stagione che, come avvenuto tra il 2023 e il 2024, si sono protratti anche oltre i mesi freddi con un notevole aumento dei casi. La campagna di somministrazione del vaccino prenderà il via a partire da ottobre, con date diverse a seconda delle regioni. “L'influenza fa tra i 5 mila e i 15 mila morti in Italia ogni anno. Prima partiamo con la campagna di vaccinazione meglio è, soprattutto per le categorie a rischio”, ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali al Corriere.
Per approfondire:
Influenza, l’allarme: “Sarà una stagione intensa. Serve importante campagna vaccinale”
A chi è consigliato il vaccino
Quali sono le categorie più a rischio alle quali è consigliato vaccinarsi? Come specifica Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi – Sant'Ambrogio al Corriere, “la vaccinazione è un'opportunità per tutti, ma è cruciale per bambini, anziani e soggetti fragili di tutte le età”. Come sottolinea l'esperto, i vaccini antinfluenzale e anti-Covid possono essere somministrati nella stessa seduta con due iniezioni diverse. Per quanto riguarda il virus respiratorio sinciziale, il vaccino viene somministrato a donne in gravidanza e ad anziani. Ai neonati viene somministrato esclusivamente un anticorpo monoclonale
Il vaccino è gratuito?
Il vaccino antinfluenzale viene somministrato gratuitamente a:
bambini dai 6 mesi ai 6 anni
persone di età pari o superiore a 60 anni
donne in gravidanza e in post partum
pazienti affetti da patologie che amentano il rischio di complicanze (come malattie croniche respiratorie, cardio-circolatorie, diabete, obesità, tumori, insufficienza renale)
pazienti ricoverati in strutture per lungodegenti
familiari e contatti di persone ad alto rischio di complicanze
personale sanitario e categorie di lavoratori
donatori di sangue
Il vaccino è gratuito? /2
Per tutte le categorie che non rientrano nell'elenco, il vaccino antinfluenzale può essere acquistato in farmacia, mentre la vaccinazione anti-Covid “probabilmente continuerà a essere gratuita”, sottolinea Pregliasco
I sintomi influenzali
Quali sono i sintomi influenzali? Secondo Pregliasco, esistono tre segnali che permettono di riconoscere l'influenza:
insorgenza brusca della febbre
almeno un sintomo respiratorio
almeno un sintomo sistemico (dolori articolari)
Distinguere influenza e Covid però non è facile, quindi “il consiglio, soprattutto per anziani e soggetti fragili è di sottoporsi al tampone”, aggiunge l'esperto
Come si curano influenza e Covid
Le categorie a rischio che contraggono il Covid “possono ricevere gratuitamente Paxlovid, un antivirale specifio”, spiega ancora Pregliasco. Mentre chi ha l'influenza può procedere con “l'automedicazione responsabile, ovvero antinfiammatori per attenuare i sintomi, ma senza azzerarli. Vale anche per i bambini”
Come proteggersi
La prevenzione è fondamentale per evitare di contrarre o trasmettere l'influenza. Il consiglio per proteggersi è lavare regolarmente le mani o disinfettarle, coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce e stare a casa se si hanno sintomi attribuibili a malattie respiratorie. Gli esperti suggeriscono anche di evitare il contatto stretto con persone sintomatiche ed evitare di toccarsi occhi, naso e bocca. Infine, si consiglia di utilizzare le mascherine chirurgiche per ridurre il contagio tra persone conviventi o contatti stretti