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Scrocchiare il collo può provocare l'ictus cerebrale? Cosa sappiamo

Salute e Benessere
©Getty

La questione è tornata al centro dell'attenzione dopo un post su X del giornalista Andrea Vianello, colpito da un ictus nel 2019. La manipolazione del collo può provocare la dissezione delle arterie, una possibile causa di ictus ischemico? In quali situazioni è rischiosa? Ecco le risposte e i consigli degli esperti

 

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La manipolazione del collo effettuata dall’osteopata può essere pericolosa e causare un ictus cerebrale? Il quesito è tornato di attualità dopo un post su X (ex Twitter) del giornalista Andrea Vianello, che nel 2019 è stato colpito da un ictus. Vianello ha scritto: “A Unomattina un osteopata ha “scrocchiato” il collo del conduttore in diretta. La stessa manovra che mi ha causato 5 anni fa, secondo i medici, la dissecazione della carotide e l'ictus, come ho raccontato e scritto pubblicamente varie volte. Gravissimo e pericoloso”. Ma cosa dice la scienza? La manipolazione del rachide cervicale può davvero essere causa di ictus? Gli esperti sottolineano che, ad oggi, non esistono studi clinici in grado di chiarire in modo definitivo la correlazione tra questa pratica e l'evento di un ictus secondario a dissecazione (o dissezione) dell'arteria carotide o vertebrale. Nonostante la mancanza di evidenze scientifiche concrete, sono stati riportati diversi casi in cui la manipolazione del collo è stata associata, almeno temporalmente, alla dissecazione delle arterie, che può potenzialmente portare a un ictus. Ecco nel dettaglio il parere degli esperti e le circostanze in cui questa pratica, generalmente sicura se eseguita da professionisti su un collo sano, può diventare pericolosa.

Il rischio di dissezione carotidea

In un approfondimento pubblicato sul portale della Fondazione Veronesi, Mauro Silvestrini, presidente eletto dell'Italian Stroke Organization, ha spiegato che il giornalista Vianello era stato vittima di un ictus cerebrale provocato da una dissecazione della carotide sinistra, una delle arterie che porta il sangue al cervello. “Le pareti carotidee sono formate da più strati elastici che permettono il corretto scorrimento del sangue. Se uno di quelli più interni si rompe, il sangue può infiltrarsi all’interno della parete del vaso. Il risultato che ne consegue è un progressivo restringimento del lume della carotide interessata, con la conseguente riduzione del flusso sanguigno verso il cervello. Da qui il rischio di avere un'ischemia cerebrale”.

Quando si verifica la dissezione

La dissezione carotidea è una delle cause dell’ictus, soprattutto nelle persone con meno di 55-60 anni che non presentano i classici fattori di rischio come ipertensione, colesterolo alto o diabete. La dissezione può essere spontanea o causata da un trauma, come un colpo di frusta o persino una tosse violenta. “Il rischio a fronte di una manipolazione errata del collo è circoscritto. Prova ne è l'esiguità di episodi simili registrati, a fronte di un numero ben più elevato di persone che si sottopone a trattamenti osteopatici. Anche nel caso di Vianello, pur avendo ricevuto una manipolazione del collo pochi giorni prima, resta comunque difficile attribuire un'origine certa all'ictus che ne è scaturito. Questo perché la dissezione di un'arteria è una malattia multifattoriale, che può presentarsi anche diverse settimane dopo rispetto a quello che potrebbe essere l'evento traumatico di riferimento”, ha riferito Silvestrini.  

Cosa dice la scienza

Come sottolineato da Giovanni Frisullo, responsabile Unità operativa semplice Neurologia d’urgenza della Fondazione Policlinico universitario Gemelli IRCCS di Roma al Corriere della Sera, “ad oggi non esistono studi clinici che siano in grado di chiarire in maniera definitiva la correlazione tra manipolazione del rachide cervicale e ictus secondario a dissecazione dell’arteria carotide o vertebrale. Esistono però numerosi casi in letteratura in cui la manipolazione al collo è associata temporalmente alla dissecazione o della carotide o dell’arteria vertebrale". “Va detto che, se queste pratiche sono fatte da mani esperte - di fisioterapisti, chiropratici, osteopati certificati - su un collo sano, non creano problemi. Tuttavia, nella mia esperienza in Stroke unit abbiamo ricoverato alcuni pazienti con una dissecazione o della carotide o dell’arteria vertebrale - le due arterie che passano all’interno del collo portando il sangue al cervello -, che nei giorni precedenti si erano sottoposti a manipolazioni al collo”, ha aggiunto.

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Il dolore al collo come segnale di dissezione

Frisullo ha inoltre evidenziato un altro aspetto importante: “All’interno del vaso esistono delle terminazioni nervose sensitive, quindi quando si verifica lo slaminamento del vaso (dissezione), si percepisce un dolore al collo, che potrebbe essere il motivo per cui, in talune circostanze, un individuo si rivolge all’osteopata per la manipolazione, come sostengono gli osteopati. Il dolore al collo, in questo caso, sarebbe il sintomo iniziale della dissezione. Di certo, in un soggetto che ha una dissecazione la manipolazione peggiorerebbe la situazione”. Va considerato, poi, un altro fattore, ovvero l’eventuale predisposizione genetica. “Stiamo conducendo uno studio all’interno della rete degli Irccs per comprendere quali fattori genetici possono predisporre alla dissecazione, mappando tutti i pazienti che hanno familiarità per dissecazione o dissecazioni multiple”.

I campanelli di allarme di una dissezione

È fondamentale riconoscere i segnali di una possibile dissezione carotidea. I sintomi possono variare da quelli meno specifici, come il dolore al collo, fino a manifestazioni più gravi che indicano un possibile evento ischemico in atto, come difficoltà nel parlare, nel deglutire o nel muovere gli arti.

Consigli per la sicurezza

Quali accorgimenti bisogna adottare prima di sottoporsi a manipolazioni del collo? "Innanzitutto, quando ci si sottopone a queste procedure, occorre sempre affidarsi a personale esperto, poiché sono manovre non del tutto esenti da possibili complicanze”. Inoltre, “va detto che non tutti possono sottoporsi a manipolazioni", ha spiegato il dottor Frisullo. "Per esempio, è bene evitarle se si ha una familiarità per dissezione o malattie vascolari, se si soffre di stenosi cervicale oppure malattie del collagene. Il consiglio, in generale, è parlarne con il medico di famiglia o con un neurologo. Le manipolazioni non vanno fatte se si ha una frattura oppure una mielopatia, cioè una sofferenza acuta del midollo, oppure una radicolopatia cervicale attiva o si è avuto un recente trauma al collo da incidente stradale, anche senza frattura”, ha concluso.

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