“Si completa, con il Cdm di oggi, il percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell'osteopata. È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”. Queste le parole, apparse su Twitter, del ministro della Salute, Roberto Speranza, pubblicate al termine della riunione del Consiglio dei Ministri di questa mattina
E’ ufficiale, in Italia, il completamento definitivo del percorso governativo per istituire la professione sanitaria dell’osteopata, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una mansione di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti, esclusivamente manuale, che s’indirizza a tutti i cittadini, dal neonato all’anziano. Il riconoscimento dell’osteopatia era già arrivato ormai più di tre anni fa, previsto dalla legge Lorenzin del 2018, ma i provvedimenti attuativi non erano poi stati sanciti, lasciando in una sorta di limbo normativo i numerosi osteopati che lavorano nel nostro Paese. “Si completa, con il Cdm di oggi, il percorso del Governo per istituire la professione sanitaria dell'osteopata. È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”. Queste le parole, apparse su Twitter, del ministro della Salute, Roberto Speranza, pubblicate al termine della riunione del Consiglio dei Ministri di questa mattina.
I commenti dopo la decisione
Proprio l’ex ministra della Salute Lorenzin, come riporta il “Corriere della Sera”, ha commentato la decisione del governo, affermando che si tratta di “un risultato di valore per quei professionisti, ora a pieno titolo sanitari, e per le persone da loro assistite”. Ora, ha aggiunto, “si proceda rapidamente con la definizione dell’ordinamento didattico, la valutazione dei titoli pregressi e l’istituzione dell’Albo negli Ordini Tsrm e Pstrp”. "Dopo anni di attesa, oggi finalmente il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto la professione sanitaria dell'osteopata, un traguardo atteso da migliaia di professionisti che, anche durante la pandemia, non hanno mai smesso di impegnarsi al servizio dei cittadini”, ha invece riferito il leader della Lega, Matteo Salvini. “Oggi viviamo una giornata storica, che gli osteopati italiani aspettavano da molto tempo”, ha infine sottolineato Paola Sciomachen, presidente del Registro degli osteopati d’Italia (Roi). La decisione odierna, ha aggiunto, rappresenta “il raggiungimento di questo obiettivo, che sancisce l’identità degli osteopati e lascia spazio a un tema altrettanto importante, quello della formazione e delle relative equipollenze”.
Il profilo dell'osteopata, gli ambiti di attività e competenza e il contesto operativo
Ecco, come riportato sul portale del governo, il testo della normativa. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, della legge 11 gennaio 2018, n. 3, il recepimento dell'accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente l'istituzione della professione sanitaria dell'osteopata, sancito il 5 novembre 2020 (rep. atti n. 185/CSR), rettificato con atto della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in data 23 novembre 2020 (rep. atti n. 190/CSR)”. L'accordo, si legge ancora, “descrive l'individuazione della figura e del profilo dell'osteopata, gli ambiti di attività e competenza e il contesto operativo. In particolare, si definisce il campo di intervento del professionista abilitato, si descrivono le attività di valutazione e le modalità operative del trattamento, si individuano le strutture ove si svolge l'attività professionale”. Infine, “si rimandano a un successivo accordo da stipularsi in Conferenza Stato-Regioni la determinazione dei criteri di valutazione dell'esperienza professionale, nonché i criteri per il riconoscimento dell'equipollenza dei titoli pregressi alla istituenda laurea in osteopatia. Il provvedimento sarà adottato con decreto del Presidente della Repubblica”.