Disturbi alimentari, sei piatti illustrati raccontano le emozioni di chi ne soffre. FOTO
Alla vigilia della Giornata dedicata, il Gruppo KOS e i suoi centri psichiatrici accreditati con il Servizio sanitario nazionale hanno dato vita all'iniziativa "Disordini nascosti", realizzata a partire dall'ascolto delle storie dei pazienti. Ogni piatto permette di entrare nei pensieri patologici di chi ha un disturbo alimentare
- "Il mio disturbo alimentare è il mio giudice interiore, che mi svaluta e mi porta a sentirmi non accettata, immeritevole, inadeguata". In Italia oltre 3 milioni di persone hanno pensieri simili. Eppure se parliamo di disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA), resistono ancora molti tabù e stereotipi, oltre a una scarsa consapevolezza sulle vere origini del problema: i disturbi della mente. Il 15 marzo è la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla per la sensibilizzazione sui Disturbi Alimentari
- I DNA sono frutto di diverse cause di natura biologica, psicologica e sociale e colpiscono la psiche oltre che il corpo. I dati dicono che, mentre negli anni Duemila gli esordi della patologia si manifestavano fra i 16 e i 20 anni, oggi l’età si è notevolmente abbassata, con diagnosi a partire già dagli 8/10 anni e pazienti ricoverati a soli 12 anni, quando i bambini sono in uno dei periodi più delicati della loro crescita evolutiva
- Se da una parte la fascia di età si abbassa, dall’altra i casi sono in forte aumento, oggi si stimano 8/10 casi su 100 mila abitanti sul territorio italiano. La diagnosi arriva spesso in ritardo, dopo almeno 2-3 anni dall’inizio della patologia, ed è accompagnata quasi sempre da una forte resistenza alle cure
- Grazie all'esperienza sul tema del Gruppo KOS (gruppo privato che si occupa di gestione di strutture sanitarie di ricovero e cura), e dei suoi centri psichiatrici accreditati con il SSN, l’iniziativa "Disordini nascosti", realizzata a partire dall'ascolto delle storie dei pazienti da parte del suo team medico multidisciplinare (psichiatri, psicologi, dietisti, nutrizionisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica)
- Mettendo al centro le storie dei pazienti, le loro sensazioni e il loro malessere, è nata una collezione di sei piatti, che racconta come le cause dei disturbi alimentari siano, a tutti gli effetti, da ricercare nella mente. Ogni piatto vuole manifestare i pensieri patologici di chi ha un disturbo alimentare, facendo capire quanto il rapporto distorto con il cibo sia legato a un profondo disagio interiore
- Nella settimana della Giornata Nazionale dei Disturbi Alimentari, i tavoli di un ristorante romano saranno apparecchiati con piatti creati ad hoc per l’occasione. La collezione, sviluppata grazie al contributo di KOS e illustrata dall'art director Francesca Tucci, porterà in tavola diversi tipi di pensieri legati ai disturbi alimentari. L'iniziativa, attraverso le frasi dei pazienti e le illustrazioni, vuole sensibilizzare la stampa, le istituzioni e il grande pubblico sulla complessità dei percorsi di cura e riabilitazione