Disturbi alimentari, in Italia ne soffrono 3 milioni di persone. Il dibattito sui fondi
Il fondo da 25 milioni non è presente nella Legge di bilancio 2024, ma il ministro Schillaci ha spiegato che con un emendamento al decreto Milleproroghe ne arriverà un altro da 10 milioni di euro. “Con l'aggiornamento dei Lea sarà garantita piena copertura finanziaria in modo strutturale per tutti i pazienti affetti da DCA, rendendo di fatto non più necessario un fondo straordinario”, ha aggiunto. Ma le polemiche continuano e i numeri di chi soffre di questi disturbi sono sempre più preoccupanti
- In diverse città italiane si sono tenute oggi delle manifestazioni "per chiedere investimenti strutturali e l'inserimento nei nuovi Lea dei disturbi del comportamento alimentare come capitolo autonomo”. I numeri su questi disturbi sono drammatici e il taglio dei fondi da parte del governo, poi rivisto, ha generato allarme. Facciamo il punto
- In Italia esiste un fondo da 25 milioni di euro per i disturbi dell’alimentazione. Istituito nel 2022, era poi stato rinnovato. Il fondo, però, non è più previsto dalla Legge di bilancio 2024. Questa cancellazione ha scatenato numerose polemiche, soprattutto da parte delle associazioni che si occupano di questi temi. Proteste che hanno poi spinto il ministro della Salute Orazio Schillaci a intervenire durante un question time alla Camera
- Il ministro Schillaci ha spiegato che di questi 25 milioni messi a disposizione, ne sono stati spesi effettivamente solo il 3%. Si tratta di dati che sono stati forniti dalle Regioni, ma sono ancora parziali
- Il 59% di questo fondo, comunque, è stato impegnato: vuol dire che ci sono dei progetti per i quali questi soldi sono stati previsti, ma non ancora spesi
- Il ministro ha anche promesso che ci sarà un nuovo fondo: non più da 25 milioni, ma da 10 milioni di euro per il 2024. Un fondo che verrà inserito attraverso un emendamento al decreto Milleproroghe: niente di sicuro, quindi, bisognerà aspettare il percorso parlamentare e capire se questo emendamento passerà
- Altra novità annunciata dal ministro è che, dal 31 marzo 2024, ci sarà un aggiornamento dell’elenco delle cure rimborsate dallo Stato e per quanto riguarda i disturbi alimentari verranno aggiunte 16 nuove tipologie di prestazioni che saranno gratuite (dunque a carico dello Stato)
- “Con l'aggiornamento dei Lea sarà garantita piena copertura finanziaria in modo strutturale per tutti i pazienti affetti da DCA, rendendo di fatto non più necessario un fondo straordinario”, ha detto il ministro Schillaci
- In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al 2023, ci sono 126 centri pubblici o convenzionati dedicati ai disturbi del comportamento alimentare: 112 sono strutture pubbliche e 14 strutture private convenzionate. Guardando alla distribuzione geografica, 63 sono nelle regioni del Nord, 23 al Centro (di cui 8 nel Lazio e 6 in Umbria) e 40 tra il Sud e le Isole (tra cui 12 in Campania e 7 in Sicilia)
- I pazienti attualmente in cura sono circa 22mila. Ma, sempre secondo l’Iss, nel 2023 in Italia le persone con disturbi alimentari erano oltre 3 milioni: si tratta del 5% della popolazione del nostro Paese. Solo nel 2023 si sono registrati quasi 4.000 decessi legati a queste patologie
- I nuovi casi, come testimoniano i numeri del ministero della Salute, sono in crescita: si è passati dai 681mila nuovi casi del 2019 a 1,5 milioni nel 2022