Green pass globale dell'Oms, cos'è e come funziona. Schillaci: "Italia non aderirà"
Si tratta di un documento per la condivisione dei dati sulla certificazione vaccinale a livello internazionale. Nasce da un accordo dello scorso giugno tra l'Organizzazione mondiale della sanità e l'Unione europea. L'adesione è su base volontaria per gli Stati membri
- Il Green pass globale è al centro del dibattito dopo che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha fatto sapere che l’Italia non aderirà al progetto. Ma di cosa si tratta?
- “A seguito dell'approvazione in Cdm del decreto-legge del 26 febbraio, ritengo utile precisare che il Governo non ha alcuna intenzione di aderire al cosiddetto 'green pass globale' dell'OMS. In sede di conversione del decreto-legge, verrà presentato un emendamento per riformulare il testo e ricondurre la norma agli obiettivi PNRR in tema di salute, a partire dalla piena operatività del fascicolo sanitario elettronico”, ha affermato Schillaci il 5 marzo, riferendosi al certificato sanitario internazionale
- L'obiettivo è quello di sviluppare, a partire dal modello utilizzato per il Covid, un sistema da utilizzare in altri casi per riconoscere le certificazioni vaccinali e non solo
- Inoltre, lo scambio e la circolazione delle informazioni consentirà la creazione di una banca dati globale al servizio della ricerca scientifica
- Ciò permetterà l’integrazione con altri sistemi e registri per sviluppare nuove cure, nuove politiche sanitarie basate sulle esigenze delle persone e usare l’intelligenza artificiale per accelerare la ricerca
- Il 'Green pass globale' non metterebbe a rischio, ha assicurato l'Oms, la privacy e i dati sanitari personali