Smog, bambini più esposti a problemi respiratori. I consigli dei pediatri
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Secondo la Società italiana di pediatria (Sip) esiste una correlazione tra lo smog nelle aree metropolitane e un rischio di insorgenza di malattie respiratorie nei più piccoli. Ecco un elenco di buone pratiche per contribuire a migliorare la qualità dell’aria e tutelare la salute dei bimbi
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- Nelle ultime settimane alti livelli di smog hanno interessato alcune regioni italiane. E anche se la pioggia aiuta a spazzare vie le polveri sottili, le ricadute sulla salute nei soggetti più fragili possono fare sentire gli effetti a distanza di tempo. Ecco perché i bambini sono più vulnerabili alle malattie respiratorie
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- Come afferma la Commissione ambiente della Società italiana di pediatria (Sip) l’inquinamento danneggia maggiormente i più piccoli perché hanno un organismo in formazione e una tendenza a respirare con la bocca evitando il "filtro" nasale. I bambini trascorrono inoltre in media più tempo all’aria aperta
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- Secondo gli esperti esiste un legame tra l’esposizione durante la gravidanza a inquinanti da traffico veicolare e patologie respiratorie croniche come l’asma. Con l'eccesso di polveri sottili nell'aria è a rischio anche la fertilità
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- I pediatri Sip distinguono tra effetti sulla salute a breve e a lungo termine. Per i bambini cresciuti fin dalla nascita in aree-urbane è maggiore il rischio di sviluppare infezioni respiratorie come otiti, polmoniti e bronchioliti. In questi soggetti aumenta il numero di riacutizzazioni, visite d’emergenza e ricoveri
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- Crescere in ambienti troppo inquinati può provocare danni anche a distanza di tempo. In particolare, l'esposizione al Pm2.5 in epoca prenatale è associata a basso peso, prematurità e in misura minore a cardiopatie. Per Rino Agostiniani, consigliere Sip, "bisogna fare attenzione ai cosiddetti 'primi mille giorni', l'arco di tempo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita"
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- Secondo i pediatri Sip, oltre all’azione dei governi ciascuno nel quotidiano può adottare buone pratiche per ridurre l’inquinamento atmosferico e tutelare la salute dei più piccoli. Evitare innanzitutto di transitare il meno possibile in zone trafficate dove maggiore è il rischio che il bimbo inali il gas di scarico dei veicoli
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- In secondo luogo, per migliorare la qualità dell'aria, gli esperti suggeriscono di preferire forme di mobilità dolce a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, soprattutto nelle grandi città
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- Sempre sul fronte della mobilità buone pratiche includono poi il possesso di veicoli meno inquinanti, l'adottare una guida a velocità moderata e, in caso di soste prolungate, il tenere il motore spento
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- Un aiuto per migliorare la qualità dell'aria e di conseguenza la salute dei soggetti più vulnerabile può arrivare inoltre dalla scelta di luoghi di riferimento per le proprie attività quotidiane nel quartiere. Dalla spesa agli hobby fino alla scuola per i figli, il "chilometro zero" aiuta ad abbattere lo smog
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- D’inverno è preferibile uscire nelle ore centrali della giornata perché con il freddo il particolato si condensa a formare goccioline di aerosol più facilmente inalabili. D’estate, al contrario, le ore più calde sono quelle da evitare perché i livelli di ozono salgono con l’aumentare della temperatura
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- I pediatri evidenziano come la tutela della salute parta anche da casa propria. Nei condomini è importante dotarsi di un riscaldamento a minore impatto ambientale: in particolare gli impianti a combustibili non gassosi dovrebbero essere convertiti a metano e dovrebbero essere ristrutturati secondo norme di termoregolazione della temperatura e contabilizzazione del calore