Inquinamento a Milano, i dati dicono che dal 2012 la qualità dell'aria è migliorata
In questi giorni hanno fatto molto discutere le rilevazioni della società svizzera IqAir, che ha messo il capoluogo lombardo in cima alla classifica delle città più inquinate della Terra. Sicuramente negli ultimi giorni la qualità dell'aria milanese è stata scarsa, come certificato anche dall'ARPA. Ma se si guarda a oltre 10 anni fa, si vede che ci sono stati dei miglioramenti
- In questi giorni hanno fatto molto discutere le rilevazioni della società svizzera IqAir, che ha messo Milano in cima alla classifica delle città più inquinate della Terra. Il sindaco Sala ha però polemizzato contro i risultati di questa ricerca, sostenendo come la qualità dell’aria sia in realtà migliorata negli ultimi anni. Ecco l'analisi dei dati, dagli ultimi giorni, fino agli anni passati
- Sicuramente nell'ultimo periodo la qualità dell'aria a Milano è stata scarsa, come certificano anche i dati dell'ARPA (l'agenzia per l'ambiente della regione Lombardia)
- A preoccupare sono le polveri sottili, decisamente sopra ai limiti di legge nella giornata del 20 febbraio ma anche nelle giornate precedenti
- Se si guarda solo a febbraio, quello del 2024 è stato il peggior febbraio degli ultimi 11 anni, com mostra anche il grafico
- Se si guarda ai giorni che ci sono stati sopra le soglie previste dalla legge per le pm10, nel 2023 a Milano per l'intero anno sono stati 29 giorni. Mentre nel 2024, solo fino al 20 febbraio, siamo già arrivati a 24
- Ma ci sono anche buone notizie. In passato la qualità dell'aria a Milano era peggiore (nel grafico l'andamento dal 2021 a oggi), anche se la soglia stabilita dall'Oms rimane ancora molto lontana
- Parlando di tutta la Lombardia e allargando la serie storica al 2000, si vede che i progressi comunque sono stati notevoli
- Trend in miglioramento, come detto, anche per la stessa Milano, guardando i dati dal 2011 al 2023
- Ma da dove arrivano le polveri sottili che, se inalate, possono essere pericolose? La maggior parte dal riscaldamento, quindi non tanto dai trasporti né dall'industria
- Se si guarda solo a Milano si vede che, anche per la sola area urbana, le polveri sottili vengono in maniera maggiore dal riscaldamento, e poi dai trasporti
- Nella grafica, un confronto tra una stufa a pellet e un vecchio camion diesel sull'emissione di polveri sottili
- Drammatici i dati legati alle morti premature da PM2,5. Secondo una stima sull'Italia nel 2021 ce ne sono state oltre 12mila in Lombardia (cioè 1 su 4) e oltre 34mila nel resto del Paese
- Nella mappa, la rappresentazione delle morti premature da PM2,5 in Europa, ogni 100mila abitanti
- Sempre stando ai dati del 2021, è stata redatta anche una classifica tra oltre 1000 regioni dell'Ue per morti da PM2,5 (ogni 100mila abitanti). Triste primato per Vidin, in Bulgaria. Per l'Italia Cremona, con 143 morti, si posiziona al 31esimo posto, seguita da Brescia, che è 38esima
- Se si guarda alla riduzione del rischio di morte dal 205 al 2021 per le polveri sottiloi Pm2,5, si vede che la situazione in Polonia è peggiorata, ma è migliorata (e molto) in altri Paesi come Slovacchia, Italia, Bulgaria, e Germania
- A Milano, stando ai dati del 2021, il rischio di morte ogni 100mila abitanti è di 126. Seguono Torino e Venezia