Influenza, rischio ricadute a causa dell’ondata di gelo prevista per i prossimi giorni

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Le basse temperature minacciano le difese immunitarie. A rischio soprattutto gli anziani e chi non ha seguito convalescenza lunga a sufficienza. Gli esperti consigliano abbigliamento adeguato, dieta sana ed equilibrata, regolare attività fisica e, se indicati dal medico, integratori come arginina o vitamina C

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L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il bollettino della sorveglianza, da cui emerge un leggero calo dell’incidenza dell’influenza. Si teme, però, un colpo di coda, a causa dell’ondata di gelo attesa per i prossimi giorni. Gli esperti si dicono preoccupati, soprattutto per quanto riguarda le fasce più anziane della popolazione e coloro che accorciano eccessivamente il periodo di convalescenza. I ritmi a cui siamo abituati ci costringono, infatti, a non dare il tempo al nostro corpo di tornare in forma dopo aver contratto i sintomi influenzali, come evidenziato da Andrea Ungar, presidente SIGG e ordinario di Geriatria all’Università di Firenze. Una tendenza rischiosa, come hanno dimostrato le ricadute di personaggi pubblici come Papa Francesco. “Vedete, ancora questo raffreddore che non se ne va!”, ha affermato il Pontefice, in occasione della Delegazione della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (Fiuc). Il Santo Padre aveva contratto una bronchite acuta nel mese di dicembre.

Il freddo minaccia le difese immunitarie

Secondo Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, “le temperature in discesa possono influenzare la risposta immunitaria innescata dall'ingresso nel naso di batteri e virus. Le vie aeree si proteggono grazie al rilascio nel muco di miliardi di minuscole sacche piene di fluido, chiamate vescicole extracellulari che circondano e attaccano gli intrusi prima che si addentrino nell'organismo. Tuttavia, è sufficiente una riduzione di cinque gradi della temperatura interna delle mucose nasali per mettere fuori gioco e dimezzare la prima linea delle difese immunitarie che vengono messe in atto nel naso”. Il freddo, quindi, mette in pericolo la nostra salute, rappresentando un nemico soprattutto per i soggetti ritenuti più fragili.

Le considerazioni di Landi si basano sullo studio pubblicato sul “Journal of Allergy and Clinical Immunology” da alcuni ricercatori della Harvard Medical School e della Northeastern University.

Milano - Pronto Soccorso dell'Ospedale Niguarda. Infermieri, medici, personale ospedaliero con mascherine, tuta COVID. Reparto COVID del PS (Marco Passaro/Fotogramma, Milano - 2020-10-16) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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I consigli dell'esperto

Landi consiglia di non sottovalutare il freddo, scegliendo l’abbigliamento più adeguato per affrontare le basse temperature e difendere le vie respiratorie. “Importanti sono anche una dieta sana ed equilibrata e una regolare attività fisica, associati a specifici integratori, ma sempre indicati dal proprio medico, che potrà suggerire l’integratore più giusto, nel giusto dosaggio, in base al proprio stato di salute”, aggiunge, suggerendo un mix di arginina e vitamina C per aiutare l’organismo.

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