Covid, domande e risposte sui vaccini e su come comportarsi a Natale
Sono ancora tante le i dubbi su cosa fare per proteggersi dal virus e passare il periodo festivo in tutta serenità. Ecco tutti i consigli, dai vaccini alle mascherine fino alle precauzioni da adottare durante le cene e i pranzi con amici e parenti
- Con l'aumento dei contagi legati al Covid e l'arrivo delle feste natalizie, in Italia è cresciuto anche il numero delle somministrazioni del vaccino, ma sono ancora tante le domande e i dubbi su come comportarsi per proteggersi dal virus e passare il periodo festivo in tutta serenità. Per questo motivo Il Messaggero ha preparato una serie di domande e risposte per chiarire tutte le perplessità
- Per quanto riguarda JN.1, la concomitanza tra questa sottovariante, i bassi tassi di vaccinazione e l'aumento dei ricoveri Covid-19 potrebbe portare a una ondata piuttosto seria. "La vaccinazione - raccomanda il Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) statunitense - rimane il modo migliore per proteggere te stesso e i tuoi cari dagli esiti gravi di malattie respiratorie virali". I vaccini possono aiutare a ridurre lo sforzo sugli ospedali causato da un numero eccessivo di pazienti
- Avvicinandoci al Natale, le vaccinazioni giocheranno un ruolo importante nella prevenzione della diffusione del virus. Chi non è vaccinato non avrà alcuna copertura a Natale e nei giorni seguenti. In generale, però, secondo il virologo dell'università di Milano Fabrizio Pregliasco per tutti vale la raccomandazione di "non fare gli eroi, non vi imbottite di farmaci fino ad azzerare i sintomi pur di partecipare a tavolate e riunioni di famiglia perché fate male voi stessi e soprattutto agli altri"
- Quanto alle cure per chi il virus se lo è già preso, Pregliasco raccomanda innanzitutto il "riposo per quanto possibile, e solo per i fragili, laddove indicato, l'aggiunta dell'antivirale per bocca Paxlovid. Per gli altri - spiega - si possono assumere farmaci antinfiammatori o antitosse a patto che si faccia un'automedicazione responsabile. No assoluto all'antibiotico autoprescritto"
- Pregliasco raccomanda di rispettare "sempre i dosaggi prescritti per attenuare i sintomi senza azzerarli, perché questi farmaci modulano la risposta infiammatoria: se noi azzeriamo i sintomi facciamo il gioco del virus, intanto perché, imbottiti di medicine facciamo tutto quello che non dovremmo fare", cioè si partecipa alla convivialità natalizia "che mette a rischio noi e gli altri. Ricordiamo poi che la febbre stessa è un sintomo positivo dell'organismo, come risposta immunitaria per colpire il virus"
- Se ci si vaccina oggi, l'immunità completa entrerà in vigore circa entro 14 giorni. La copertura però varia da individuo a individuo e se si è già stati precedentemente vaccinati o infettati, probabilmente il sistema immunitario non ha bisogno di tanto tempo per generare anticorpi. Se si ha un minimo di immunità da Covid-19 e si decide di fare il vaccino ora, per gli esperti si potrebbe essere protetti in tempo per il Capodanno. In ogni caso, la protezione contro il Covid è più forte circa tre-sei mesi dopo la vaccinazione
- Senza l'aiuto del vaccino è importante indossare una mascherina di alta qualità - come una N95 - nei luoghi affollati e in aree con limitata ventilazione e flusso d'aria. La regola vale anche per gli ambienti chiusi come gli studi medici. Può anche essere utile tenere una mascherina protettiva in tasca, borsa o zaino, per averne la disponibilità anche all'ultimo minuto
- La raccomandazione dei medici è di curare il Covid a casa se non si è in presenza di casi gravi. Su questo tema, da segnalare l'intervento sui social di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Raccomando ai cittadini nei prossimi giorni di festa di venire al pronto soccorso e in ospedale solo per situazioni da pronto soccorso e da ospedale. La maggioranza delle infezioni respiratorie di stagione, Covid e influenza comprese, si curano meglio a casa"
- "Dobbiamo proteggere i fragili sia con la vaccinazione che con sistemi di protezione individuali - ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia-. Se si ha qualche sintomo, tosse o raffreddore, bisogna evitare di esporre gli anziani. Se devo andare a trovare i nonni utilizzo la mascherina. Possiamo fare il nostro cenone di Natale ma usando il buon senso. Sarà un Natale sicuramente sereno se metteremo in pratica queste poche misure"