Vaccini Covid a rilento, ministero sollecita Regioni: Lombardia prima per somministrazioni
Dal 25 settembre al primo novembre sono 254.554 le dosi di vaccino anti Covid (Comirnaty XBB 1.5) somministrate in Italia. Il ministero chiede di implementarne la diffusione perché, si legge nel documento, arrivano "segnalazioni da parte dei cittadini in merito a difficoltà di accesso alla vaccinazione"
- Il Ministero della Salute con una circolare chiede alle Regioni di accelerare con i medici di famiglia, i pediatri e le farmacie le procedure per le vaccinazioni Covid che, segnala lo stesso dicastero, stanno andando a rilento
- Il ministero, si legge nella circolare, raccomanda di "implementare le più opportune misure organizzative, con particolare riferimento alla collaborazione operativa dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e delle Farmacie, atte a garantire una maggiore offerta attiva della vaccinazione alle persone a rischio di sviluppare forme gravi della malattia"
- E lo richiede "tenuto conto che l'andamento dell'attuale campagna vaccinale anti COVID-19 vede ancora un ridotto numero di vaccinazioni”e che “arrivano alla Direzione Generale della prevenzione del ministero della salute, sin dall'inizio della campagna 2023-24, segnalazioni da parte dei cittadini in merito a difficoltà di accesso alla vaccinazione"
- Nella circolare, firmata dal direttore generale della prevenzione Francesco Vaia, "si raccomanda di rafforzare le attività di comunicazione e informazione e di rendere possibile ai cittadini la prenotazione della vaccinazione anti Covid-19 tramite piattaforma regionale online". E ancora: "Infine, in risposta alla richiesta di chiarimenti da parte di alcune Regioni/PA sul consenso informato alla vaccinazione Covid-19, si rappresenta che per lo stesso possono essere utilizzate le procedure regionali già previste per le altre vaccinazioni"
- Dal 25 settembre (quando è partita la nuova campagna vaccinale) al primo novembre, risultano 254.554 le dosi somministrate in Italia di vaccino anti Covid (Comirnaty XBB 1.5). Le regioni dove c'è il maggior numero di vaccinati sono la Lombardia (101.783 pari all'1,02% della popolazione), l'Emilia Romagna (38.856, lo 0,88%) e la Toscana (35.276, lo 0,97%)
- Seguono il Piemonte, la Puglia e il Lazio. Negli ultimi posti compaiono Calabria (con appena 324 dosi somministrate), Molise (391) e Umbria (873), mentre per Sicilia, Abruzzo e Basilicata ancora ci sono problemi di comunicazione dei dati
- "Confermo tutto quello che il direttore Francesco Vaia scrive nella sua circolare, ci sono problemi per i vaccini Covid in alcune Regioni ma non è colpa del Ministero della Salute. Alcune Regioni non hanno ancora fatto gli accordi per portare le dosi in farmacia come la regione Lazio, dove si fa in farmacia ancora solo il vaccino anti influenzale". A spiegarlo è Marco Cossolo, il presidente di Federfarma, l'associazione che riunisce le oltre 16 mila farmacie private in tutta Italia
- La circolare è stata commentata anche dal presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici) Filippo Anelli: "Sarebbe opportuno che le Regioni rendessero pubbliche le modalità di offerta delle vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, in maniera da informare i cittadini sulle possibilità di aderire alla campagna vaccinale e sui luoghi di somministrazione dei vaccini"
- "C'è una stanchezza generale nei confronti delle vaccinazioni, serve una spinta sul piano comunicativo. I medici che sono impegnati nelle vaccinazioni stanno facendo un'attività di priorità partendo dai più fragili. Il ministero ha tutte le possibilità per monitorare la situazione, per capire le modalità delle Regioni e per far conoscere ai cittadini le disponibilità. Le dosi ci sono", ha chiuso Anelli
- Intanto, nei giorni scorsi la Commissione europea ha autorizzato Nuvaxovid, il vaccino Novavax contro il Covid adattato alla sottovariante XBB.1.5. Poco prima era arrivata la raccomandazione dell'Agenzia europea del farmaco, l’Ema