Covid, mascherine, tamponi e vaccini: il vademecum contro la risalita dei contagi
Continua a crescere anche in Italia, come in vari altri Paesi, la prevalenza della variante EG.5, denominata Eris, che raggiunge questa settimana il 43,5% dei casi (a loro volta in salita). Dalle vaccinazioni per fragili e anziani fino all’uso delle mascherine: alcuni consigli
- Secondo il bollettino settimanale relativo al Covid, i casi in Italia sono in risalita: il dato al 13 settembre ne segna 30.777, rispetto ai 21.316 della scorsa settimana (+44%). L'incidenza sale a 52 casi per 100mila abitanti rispetto ai 36 della scorsa settimana
- Continua a crescere anche in Italia, come in vari altri Paesi, la prevalenza della variante EG.5, denominata Eris, che raggiunge questa settimana il 43,5%. Il dato è contenuto nell'ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell'Istituto superiore di sanità
- Si tratta, secondo gli ultimi studi, di una variante più resistente e con una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini). Questo accade in virtù di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus
- In luoghi molto affollati o in presenza di soggetti anziani e fragili o immunodepressi si consiglia l’utilizzo di mascherine, in modo tale da non mettersi o mettere gli altri a rischio. Al momento in Italia non esiste alcun obbligo, fatta eccezione per la Lombardia: quest’ultima Regione ha diffuso una circolare che impone l’uso dei dispositivi di protezione negli ospedali e nelle Rsa, sia per operatori sia per visitatori
- Nella nota, diffusa in agosto, si elencano i casi in cui è necessario sottoporre i pazienti a un tampone. Per esempio, se si presentano al pronto soccorso con sindromi respiratorie e sintomatologia febbrile non altrimenti spiegabili. Oppure in ostetricia e in terapia intensiva
- In modo analogo si è mosso l’esecutivo, che con una circolare dell’8 settembre emessa dal ministero della Salute ha reintrodotto l’obbligo per chi accede al pronto soccorso con i sintomi del Covid. Test reso necessario anche per chi si deve trasferire da una struttura a un’altra e per l’ingresso nelle residenze per anziani
- Un altro luogo a rischio – a livello nazionale, non solo lombardo – è la scuola. Dall’Associazione presidi, fa sapere Mario Rusconi: “L’indicazione che arriva dai presidi ai professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di lezione. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante. Il nostro in ogni caso è un invito a indossare la mascherina”
- Per quanto riguarda i vaccini, sono consigliabili soprattutto per le fasce d'età più avanzate. Il Messaggero riporta le indicazioni del presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, Andrea Ungar: “Il milione di over-90 nel nostro Paese andrebbe immediatamente immunizzato con il siero aggiornato contro Covid-19, già da ottobre quando partirà la nuova campagna vaccinale sul territorio”
- Il consiglio di Ungar è di sottoporre “Tutti gli over-90 e over-80 anche alla vaccinazione antinfluenzale, che può essere fatta nella stessa seduta della vaccinazione anti-Covid, oltre alle vaccinazioni anti-Zoster e anti-pneumococco”
- Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, si concentra sui soggetti fragili: “Dobbiamo far sì che il 100% dei 70enni facciano il richiamo. Sotto questa età è importante che lo facciano i fragili, come chi ha un tumore, una leucemia o malattie respiratorie, chi assume cortisone. Su questi dobbiamo avere livelli molto migliori della campagna per la quarta dose: all’epoca si è vaccinato solo 8% dei fragili”