Covid, con l'aumento dei contagi tornano le mascherine ma attenzione alla scadenza
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Abbiamo imparato a conoscerle e a conviverci fino a che, gradualmente, le abbiamo abbandonate. Parliamo delle mascherine, che con lo spettro dei numerosi nuovi contagi di Covid, potrebbero tornare sui visi degli italiani. Ma attenzione, anche questi dispositivi hanno una scadenza che ne riduce l'efficacia protettiva
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AUMENTO CONTAGI
- Un aumento del +44% di contagi Covid in una sola settimana, la stagione invernale più vicina, ed ecco che anche le mascherine potrebbero tornare ad essere utili. Ma occhio alla scadenza, avvisano gli esperti
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OCCHIO ALLA SCADENZA
- Lo afferma Mauro Minelli, specialista in allergologia e immonulogia a Il Messaggero: "Il liberi tutti può aver favorito il deposito delle mascherine in qualsiasi condizione, ma come tutti i Dpi, anche le mascherine hanno una durata d'uso limitata che va considerata, perché il tempo e il loro stato di conservazione potrebbe comprometterne l'efficienza"
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ACCORGIMENTI
- Necessario quindi qualche accorgimento prima dell'utilizzo dei dispositivi che abbiamo ancora in casa o al lavoro, controllare allora la data di scadenza riportata sulla confezione come per i prodotti alimentari
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NIENTE CALORE O AMBIENTI UMIDI
- "Questo però potrebbe non bastare perché - spiega ancora il professor - anche la conservazione vicino a fonti di calore o in ambienti umidi potrebbe averne alterato la funzionalità"
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CORRETTA CONSERVAZIONE
- "La validità delle mascherine può variare dai 2 ai 5 anni a seconda delle indicazioni fornite dai produttori, purchè però venga conservata come suggerito nelle specifiche indicazioni" sottolinea l'esperto
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I CONSIGLI DELL'ESPERTO
- "La corretta conservazione deve prevedere il mantenimento del dispositivo in ambienti interni freschi e asciutti, lontano da fonti di calore o di vapore, non esposte all’irraggiamento solare, ben lontane da ambienti inquinati da eventuali spore fungine"
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I RISCHI
- "Le chirurgiche, ancora di più, possono avere pori di filtraggio ostruiti o inquinati da fattori interni. - spiega Minelli- Se vengono conservate in mobili dove è presente muffa assorbono spore fungine che se inalate quando si indossa la mascherina possono indurre patologie respiratorie, e il fenomeno non è poco frequente"
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NIENTE ALLARMISMI
- "La crescita dei contagi non deve allarmarci all'uso generico delle mascherine, rassicura l'immunologo. Nove positivi su dieci non presentano segni della malattia. Non deve spaventarci uno starnuto sui mezzi pubblici durante il cambio di stagione. Lo starnuto c'è sempre stato. Vanno indossate solo nei casi che conosciamo: in condizioni di fragilità. In questo caso, appunto, non scadute" conclude l'immunologo
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