Giornata mondiale del benessere sessuale, i tabù da abbattere

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L'obiettivo della ricorrenza è aumentare la consapevolezza sul ruolo che la sessualità gioca nella salute umana e promuovere il raggiungimento del benessere sessuale attraverso i diritti

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Il 4 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del benessere sessuale. La ricorrenza è promossa dal 2010 dalla World Association for Sexual Health (Was) e dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) con l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sul ruolo che la sessualità gioca nella salute umana e promuovere il raggiungimento del benessere sessuale attraverso i diritti. 

Consent!

Il tema di quest'anno è "Consent!". L'idea è di valorizzare l'importanza del consenso e del rispetto reciproco quando si tratta di incontri sessuali, con l'obiettivo di informare le persone su cosa si intende per consenso, su come fare a esprimerlo e su come ottenerlo. Per 'consenso sessuale' si intende infatti la comunicazione chiara e condivisa con un partner sul desiderio di partecipare o meno a una situazione sessualmente coinvolgente, oltre che di attuare determinate pratiche sessuali. Secondo l'Oms, il consenso è fondamentale per il benessere sessuale ed è quindi importante che le persone dispongano di informazioni complete e accurate sul partner in modo da poter fare scelte consapevoli in merito alla propria salute sessuale e riproduttiva.

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I tabù

Tra i nemici del benessere sessuale ci sono sicuramente i tabù legati al sesso e in generale alla sessualità, ancora molto diffusi. Tra questi, per esempio, il fatto che ancora molti uomini siano restii a consultare un medico in caso di problemi sessuali, tra i quali uno dei più comuni e diffusi è la disfunzione erettile. Altri tabù riguardano l'orgasmo. Sia per l’uomo che per la donna, il percorso verso il raggiungimento del massimo piacere richiede una significativa conoscenza del proprio corpo, oltre a consapevolezza delle proprie sensazioni, condivisione e dialogo con il partner ed esperienza. Focalizzarsi sul raggiungimento dell'"obiettivo finale" non aiuta a trovare il proprio personale percorso verso il piacere e porta, nel caso delle donne, a mettere in atto frequentemente comportamenti "riparatori" come la finzione dell’orgasmo o la rinuncia all’intimità. Un tabù da sfatare riguarda in particolare l'orgasmo femminile: è solo uno, non si deve distinguere tra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale raggiunto con la penetrazione. Clitoride e vagina sono interconnessi e la penetrazione può coinvolgere entrambe le strutture. Ancora oggi i tabù rimangono numerosi, in molti casi dettati dalla disinformazione e da un bagaglio culturale difficile da rimuovere e aggiornare.

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