Acqua di mare, perché non si può bere: ecco quali sono i danni all'organismo
Nel nostro organismo sali e acqua sono in equilibrio osmotico. La concentrazione di sali nell’acqua tende a essere uniforme: se all’interno delle cellule c’è più sale che nel plasma, l’acqua del plasma penetrerà nelle cellule fino a che l’equilibrio non sia ristabilito, mentre se la concentrazione è più elevata nel plasma le cellule si svuoteranno cedendo acqua al plasma
Se bevuta al posto dell’acqua dolce, l'acqua di mare provoca la disidratazione a causa dell’elevata quantità di sali in essa disciolta. Ossia 35 grammi per litro contro un decimo di grammo nell’acqua di fiume
Gli effetti di una scarsa idratazione
Nel nostro organismo sali e acqua sono in equilibrio osmotico. Questo significa che la concentrazione di sali nell’acqua tende a essere uniforme: se all’interno delle cellule c’è più sale che nel plasma, l’acqua del plasma penetrerà nelle cellule fino a che l’equilibrio non sia ristabilito, mentre se la concentrazione è più elevata nel plasma le cellule si svuoteranno cedendo acqua al plasma
Disidratazione: sintomi, cause e rischi del corpo
Insomma, per il nostro organismo si tratta di equilibri delicati. Se assumiamo acqua priva di sali le cellule si gonfiano, mentre se l’acqua è troppo salata le cellule si svuotano dell’acqua che contengono per cederla al plasma e si atrofizzano
Per questo motivo l’organismo, in conseguenza della disidratazione, entra in uno stato di tossicosi e se si introduce altra acqua salata invece di quella dolce subentrano gravi disfunzioni renali dalle quali, alla fine, deriva la morte
E pensare che in tempi antichi l’acqua di mare era utilizzata per cucinare: erano numerosi gli usi che le popolazioni residenti a ridosso del mare facevano di quest’acqua ricca di elementi naturali: sia a scopo alimentare che terapeutico
Ma come detto, appunto, l'acqua di mare non si può bere. Certo, le imbarcazioni che viaggiano nel Mediterraneo, si sono dotate di potenti impianti di depurazione, tali da attingere l’acqua di mare e renderla potabile per uso alimentare