È una condizione patologica correlata alla carenza di acqua nell’organismo le cui cause possono essere diverse, da una condizione prolungata di dissenteria o vomito a un’eccessiva sudorazione. Ecco nel dettaglio quali sono i segnali che il corpo umano utilizza per avvisare della carenza di liquidi
La disidratazione è una condizione patologica correlata alla carenza di acqua nell’organismo. Come spiega il portale di Humanitas, rinomato polo ospedaliero del Milanese, il corpo perde quotidianamente liquidi tramite il sudore, la respirazione, le feci e l’urina. Il primo segnale che avverte del calo di liquidi presenti nell’organismo è proprio la sete, che ricorda di reintegrarne.
L'acqua è il costituente più rilevante del corpo umano. Come riporta la Cnn, rappresenta circa il 60% del peso corporeo e senza un suo apporto dall'esterno si può sopravvivere soltanto per pochi giorni. Oltre a regolare la temperatura corporea, l’acqua mantiene lubrificate le articolazioni, aiuta a prevenire le infezioni, fornisce nutrienti alle cellule ed è fondamentale per un corretto funzionamento di reni e fegato.
Quanto alle cause della disidratazione, ovvero lo stato in cui l’organismo perde più liquidi di quanti ne assume, possono essere diverse, da una condizione prolungata di dissenteria e/o vomito, a un’eccessiva sudorazione, a disfunzioni nel ricambio minerale e idrico. Ecco nel dettaglio quali sono i segnali che il corpo umano utilizza per avvisare della carenza di liquidi e i rischi legati alla disidratazione.
Disidratazione: sintomi e segnali
I segni di disidratazione differiscono per fascia d'età. Neonati e bambini piccoli potrebbero non essere in grado di riconoscere il loro bisogno di liquidi, quindi è fondamentale fornire loro un frequente apporto di liquidi e tenere d'occhio i sintomi di disidratazione: irritabilità o letargia, nessuna lacrima durante il pianto, pannolino asciutto per più di tre ore, bocca e lingua secche.
Gli adulti mostrano segni molto diversi di disidratazione, tra cui affaticamento, vertigini, confusione, minzione meno frequente e sete estrema. Gli anziani, invece, potrebbero non avere sete, anche essendo disidratati.
Osservare il colore delle urine è uno dei modi migliori per constatare se si ha un calo di liquidi. Con l’avanzare della condizione di disidratazione, infatti, le urine diventano meno frequenti e di colore giallo scuro.
"La mattina è il momento migliore per avere un'idea globale del tuo stato di idratazione", consiglia Douglas Casa, Ceo del Korey Stringer Institute dell'Università del Connecticut. "Se l'urina assomiglia più al succo di mela anziché alla limonata, allora sei disidratato. D'altra parte, la necessità di urinare durante il giorno è un segno che sei ben idratato”.
Come dimostrato da studio condotto dall’Università del Connecticut, una lieve disidratazione, che può verificarsi anche in soli 30 minuti di esercizio, può anche influire negativamente sull’umore.
Le possibili cause
La mancanza di liquidi non è l'unica causa di disidratazione, che come accennato precedentemente può essere dovuta anche a una condizione prolungata di dissenteria e/o vomito, a un’eccessiva sudorazione o a disfunzioni nel ricambio minerale e idrico. Inoltre, come riporta la Cnn, alcuni farmaci per la pressione sanguigna e i diuretici possono aumentare la minzione, così come il diabete se non tenuto sotto controllo, diminuendo la quantità di liquidi presenti nel corpo.
Un episodio improvviso di diarrea o vomito può rimuovere una grande quantità di liquidi dal proprio corpo in breve tempo.
“La sudorazione dovuta a condizioni di caldo, umidità o attività fisica estrema è un altro modo sicuro per disidratarsi rapidamente. Gli atleti e coloro che lavorano all'esterno devono prestare particolare attenzione per evitare lesioni da calore, inclusi crampi muscolari, esaurimento da calore e convulsioni”, precisano gli esperti.
Cosa fare in caso di disidratazione
Per reintegrare i liquidi è fondamentare bere tanta acqua. Nel caso di prolungati episodi di diarrea e/o vomito, gli esperti consigliano di aggiungere sali minerali all’acqua o di assumere soluzioni reidratanti acquistabili in farmacia.
Uno stato di disidratazione se prolungato può avere gravi conseguenze. Per questo è fondamentale non sottovalutare il problema e intervenire prontamente fornendo acqua al proprio organismo. In caso di disidratazione è fortemente sconsigliata l’assunzione di bevande gassate o zuccherate. Come riporta la Cnn, “lo shock ipovolemico, in cui un basso volume di sangue provoca un calo di ossigeno e pressione sanguigna, è la forma più grave di disidratazione e può essere potenzialmente letale”.