Anche i posti occupati in terapia intensiva fanno segnare -19% di pazienti con infezione da Sars-CoV-2. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere
Riprende in modo significativo la discesa dei ricoveri, -22% il dato dell'ultima settimana, e anche i posti occupati in terapia intensiva fanno segnare -19% di pazienti con infezione da Sars-CoV-2. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) del 7 marzo 2023. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA DIRETTA)
La situazione negli ospedali
Si riduce ancora il numero dei ricoveri per Covid, ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite: -23% di casi in ricovero ordinario, rappresentano il 35% dei casi con infezione da Sars-CoV-2 negli ospedali. Hanno un'età media di 69 anni e nell'86% dei casi sono vaccinati da oltre sei mesi e soffrono di altre patologie. Giù anche i ricoveri di pazienti con Covid, ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. Rappresentano il 65% dei pazienti Covid, il 73% risulta vaccinato da oltre 6 mesi.
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In calo anche le terapie intensive
Numeri bassi nelle terapie intensive, che registrano un calo del 19% rispetto all'ultima settimana. Sono distribuiti equamente tra pazienti ricoverati per Covid e con Covid e il 72% risulta vaccinato da oltre 6 mesi. Inoltre, si dimezza il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati con infezione da Sars-CoV-2, sono ormai poche unità, con una prevalenza di ricoveri con Covid e nessuno di loro è ricoverato in terapia intensiva. Il 75% è di età compresa tra 0 e 4 anni.