Durante il fine settimana, a Pechino sono stati registrati tre morti con Covid-19, i primi negli ultimi sei mesi, a fronte di un'impennata dei casi giornalieri che ieri hanno sfiorato quota 1.000
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
In Cina la situazione legata alla pandemia di Covid-19 è peggiorata nell'ultimo periodo. Durante il fine settimana, a Pechino sono stati registrati tre decessi con Covid-19, i primi negli ultimi sei mesi, a fronte di un'impennata dei casi giornalieri che ieri hanno sfiorato quota 1.000 su un totale nazionale di poco superiore ai 26mila contagi. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA)
Pechino: quasi mille casi in 24 ore
Nonostante la rigorosa politica "zero-Covid", nella capitale della Cina ieri sono state registrate 962 nuove infezioni (in gran parte fuori dalle aree di quarantena), in rialzo rispetto alle 621 di sabato. La Commissione sanitaria nazionale ha riferito di aver registrato domenica 26.824 casi locali a livello nazionale, avvicinandosi ai picchi di aprile, nel pieno della crisi di Shanghai.
Cina costruirà più ospedali per contrastare impennata casi
Intanto, negli scorsi giorni, Guo Yanhong, funzionario della Commissione sanitaria nazionale, ha annunciato che nel Paese saranno costruiti più ospedali anti-Covid per contrastare l'impennata di contagi. L'ambizioso obiettivo è avere unità di terapia intensiva pari al 10% dei posti letto "dedicati ai pazienti più vulnerabili", ha riferito Yanhong in un briefing a Pechino. I funzionari sanitari intendono anche aumentare il numero di "cliniche per la febbre" presenti nelle città cinesi, al fine di facilitare l'identificazione precoce delle infezioni da Covid, aggiungendo al contempo più ospedali provvisori per ospitare pazienti asintomatici o con sintomi lievi. La Cina è inoltre al lavoro per "elaborare piani per accelerare la vaccinazione", ha riferito Shen Hongbin, vicedirettore del National Bureau of Disease Control.
L’allentamento di alcune misure
Solo pochi giorni fa la Cina ha annunciato l’allentamento di alcune delle restrizioni più severe imposte dalla sua politica zero Covid, che ha causato non poche tensioni nel Paese. Per esempio la riduzione della quarantena agli arrivi dall'estero (da 10 a 8 giorni) e lo stop dell'obbligo di identificazione e isolamento per “contatti secondari”.