Covid, la pandemia avrebbe portato a un aumento di peso nei bambini. Lo studio

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Lo studio, condotto prevalentemente nella popolazione pediatrica di Norfolk, in Virginia, ha visto impegnati il dottor John Harrington, direttore della divisione di Pediatria del ospedale pediatrico del ‘The King's Daughters’ di Norfolk, e i suoi colleghi

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Secondo una ricerca che verrà presentata sabato 8 ottobre alla Conferenza dell’American Academy of Pediatrics, la pandemia avrebbe portato a un significativo aumento di peso nei bambini in era Covid-19. Un incremento che sarebbe collegato al progressivo aumento di tempo trascorso davanti allo schermo, quindi usando smartphone o tablet. Lo studio, condotto prevalentemente nella popolazione pediatrica di Norfolk, in Virginia, ha visto impegnato il dottor John Harrington, direttore della divisione di Pediatria dell’Ospedale pediatrico del ‘The King's Daughters’ di Norfolk, e i suoi colleghi.

Cosa dice lo studio

 

Raccogliendo i dati su un campione di 238 bambini, di cui il 51% femmine e il 49% maschi, con un'età media di 9,47 anni per le femmine e 9,57 anni per i maschi, i ricercatori hanno osservato un aumento medio dell'11% del BMI (Indice di Massa Corporea) nelle ragazze. Ai genitori e ai pazienti pediatrici è stato proposto un questionario che esaminava sei potenziali fattori di cambiamento che potevano influire sul peso, come appunto il tempo trascorso con i dispositivi elettronici, le attività svolte dai bambini, e il consumo di cibi fast-food. "Questo studio rafforza il fatto che la pandemia ha avuto un impatto negativo sulla salute di tutte le comunità, in particolare di quelle a basso reddito e prevalentemente afroamericane", hanno dichiarato gli autori. Lo studio ha sottolineato come il blocco delle scuole, e la perdita delle lezioni di educazione fisica o della pratica dello sport di squadra, abbia portato i più piccoli a passare più tempo davanti agli schermi. 

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Conclusioni

 

Gli autori hanno sottolineato come la ricerca potrebbe fornire maggiori informazioni sui fattori che potrebbero influenzare negativamente il BMI nei bambini. Questo potrebbe consentire agli operatori sanitari di sviluppare nuovi percorsi per guidare i loro pazienti a seguire scelte di vita più sane. Gli autori sottolineano che in un mondo sempre più tecnologico, servirebbero non solo maggiori risorse nelle comunità con alti tassi di povertà, ma più spazi verdi e opzioni per acquistare prodotti sani.

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