“Siamo pronti a portare la nostra risposta al livello successivo nell'affrontare questo virus e invitiamo tutti gli americani a prendere sul serio il vaiolo delle scimmie e ad assumerci la responsabilità di aiutarci ad affrontare questo virus”, ha riferito il segretario alla Salute americano, Xavier Becerra
Gli Stati Uniti hanno dichiarato il vaiolo delle scimmie un'emergenza di salute pubblica, scelta che dovrebbe liberare fondi, aiutare nella raccolta di dati e schierare personale aggiuntivo nella lotta contro la malattia. “Siamo pronti a portare la nostra risposta al livello successivo nell'affrontare questo virus e invitiamo tutti gli americani a prendere sul serio il vaiolo delle scimmie e ad assumerci la responsabilità di aiutarci ad affrontare questo virus”, ha dichiarato il segretario alla Salute americano, Xavier Becerra.
La speranza legata a test e vaccini
Mentre a livello globale il totale dei contagi ha superato quota 25 mila, i casi della malattia negli Stati Uniti sono attualmente 6.600, ha precisato ancora Becerra, sottolineando come ci siano oltre un milione di vaccini che saranno distribuiti in tutto il Paese. Ora la speranza delle autorità sanitaria è che la dichiarazione di emergenza nazionale possa facilitare l'acquisto e la diffusione di vaccini e test. A questo scopo, tra l’altro, il presidente americano Joe Biden ha nominato il direttore della Fema, la Protezione civile americana, Robert Fenton come coordinatore nazionale della risposta al vaiolo delle scimmie.
I casi a New York
La decisione a livello nazionale segue quella della California e di New York, due tra gli Stati più colpiti dal virus, che avevano già dichiarato l'emergenza alcuni giorni fa. Proprio il sindaco della Grande Mela, Eric Adams, aveva segnalato che sono 150.000 le persone a rischio contagio nella città americana, dove è già stata segnalata la maggior parte dei casi di tutto il Paese, circa 1.345. La città di New York ha anche inviato una lettera all'Oms nella quale ha chiesto di cambiare nome alla malattia per evitare stigmatizzazioni e discriminazione contro chi la contrae. “Siamo sempre più preoccupati per gli effetti potenzialmente devastanti e stigmatizzanti che i messaggi sul virus del vaiolo delle scimmie possono avere su una comunità già vulnerabile”, aveva scritto il commissario alla salute di New York City, Ashwin Vasan, in una lettera inviata al direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.