Attività fisica, i fitness tracker aiutano a farla con regolarità

Salute e Benessere

Lo indicano i risultati di un recente studio della University of South Australia, pubblicati sulle pagine della rivista The Lancet Digital Health

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Smartband, smartwatch, fitness tracker, contapassi: sono solo alcune delle soluzioni che negli ultimi anni la tecnologia ha messo a disposizione di chi vuole mantenersi in forma. Questi strumenti promettono di aiutare gli amanti dell’allenamento o le persone che desiderano perdere qualche chilo di troppo a raggiungere dei risultati concreti. Ma sono davvero efficaci? O le loro promesse non sono altro che una forma di marketing? A dare una risposta a queste domande ci pensano i risultati di un recente studio della University of South Australia, pubblicati sulle pagine della rivista The Lancet Digital Health.

I benefici dei fitness tracker

Dallo studio è emerso che l’uso di fitness tracker, contapassi, smartwatch ecc. hanno un importante effetto psicologico su chi li utilizza, in quanto lo incoraggiano a camminare di più. È quantificabile questo aumento nel livello di attività fisica? Ebbene sì. La ricerca indica che le persone che fanno uso di questi accessori tecnologici tendono a camminare fino a 40 minuti in più ogni giorno (circa 1.800 passi in più), con una perdita  di peso media di un chilo in cinque mesi. 

 

Un passo avanti significativo per la salute pubblica

Gli studiosi della University of South Australia hanno preso in esame quasi 400 studi che hanno coinvolto 164mila persone in tutto il mondo. “I risultati complessivi degli studi che abbiamo esaminato, mostrano che i dispositivi indossabili che monitorano i nostri livelli di attività sono efficaci in tutte le fasce d’età e per lunghi periodi di tempo”, rileva Ty Ferguson, l’autore principale della ricerca. Questi dispositivi “incoraggiano le persone a fare esercizio su base regolare, a renderlo parte della loro routine e a fissare obiettivi per perdere peso”. Perdere un chilo in cinque mesi potrebbe non sembrare granché, ma i ricercatori affermano che dal punto di vista della salute pubblica di tratta di un passo avanti significativo. “In genere, una persona media guadagna mezzo chilo all’anno, quindi perderne uno in cinque mesi fa la differenza”, conclude Carol Maher, coautrice dello studio.

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