Sclerosi multipla, in Italia 3.600 nuovi casi l'anno

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Ne hanno parlato gli esperti riuniti nel corso del recente congresso dell’European Academy of Neurology (Ean), svoltosi a Vienna. Sempre nel nostro Paese, le persone colpite dalla malattia neurodegenerativa sono in tutto circa 133mila, con una diffusione doppia nelle donne

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Ogni anno, in Italia, vengono segnalate 3.600 nuove diagnosi di sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, e le persone colpite sono in tutto circa 133mila, con una diffusione doppia nelle donne. Si tratta di uno dei dati emersi nel corso del recente congresso dell’European Academy of Neurology (Ean), svoltosi a Vienna, in cui si è discusso di una serie di studi, tra cui anche quello di estensione (OLE-Daybreak) basato sul ruolo di “ozanimod”, farmaco prodotto da Celgene Bristol Myers Squibb ed utilizzato per il trattamento di persone con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR).

La forma recidivante-remittente della Sclerosi Multipla

Proprio la forma recidivante-remittente, hanno sottolineato gli esperti, rappresenta circa l'85% di tutti i casi e si distingue per l'alternanza di attacchi o recidive, dalla durata non prevedibile, contraddistinti dall'insorgenza di sintomi neurologici improvvisi e da fasi di remissione completa o parziale. Per i pazienti con questa forma di malattia, gli studi hanno confermato il ruolo positivo di “ozanimod”, farmaco orale che nel nostro Paese è rimborsato dallo scorso settembre. Tra le sperimentazioni analizzate nel corso dell’evento, una in particolare ha valutato l'efficacia di “ozanimod” nei pazienti naive, ovvero persone che non avevano mai ricevuto precedenti terapie. “In questa analisi esplorativa abbiamo analizzato 1.501 uomini e donne: il 71% era naive mentre il restante 29% aveva già ricevuto una terapia”, ha spiegato il professor Diego Centonze, professore di neurologia presso l'Università di Roma Tor Vergata e primo autore dell'analisi. “I dati registrati tra i due gruppi sono stati sostanzialmente comparabili ed entrambi hanno beneficiato del trattamento”, ha precisato ancora.

I sintomi della malattia

Gli esperti poi hanno spiegato come i sintomi della sclerosi multipla possano variare da paziente a paziente. I più comuni riguardano la vista, le sensibilità, le attività motorie o possono manifestarsi con quelli che vengono definiti “sintomi invisibili”, tra cui fatica, depressione, disturbi dell'attenzione o della memoria e ancora difficoltà a mantenere la concentrazione. Mentre i deficit cognitivi non sono sempre individuati, seppur presenti nel 40%-70% dei pazienti fin dalle fasi iniziali e, come confermato dagli specialisti, sono correlati all'atrofia cerebrale che si instaura nel corso della malattia. In quest’ottica, “i dati presentati all'Ean hanno mostrato l'azione di ozanimod nel preservare o migliorare le funzioni cognitive nella maggior parte dei pazienti”, ha detto professor Luigi Maria Grimaldi, responsabile di Neurologia presso l'ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù (Palermo).

  

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