Testato nei topi, l'idrogel ha permesso in 12 giorni una completa guarigione degli animali coinvolti nei test di laboratorio, senza causare reazioni infiammatorie avverse. Ed è risultato efficace anche se somministrato lontano dall’area interessata dal tumore
Uno speciale ed innovativo idrogel, grazie al quale le cellule immunitarie modificate ed iniettate nei pazienti a cui è stato diagnosticato un tumore possono guadagnare un maggiore impatto nell'attacco, preparandosi così in maniera più efficiente a combattere le cellule cancerose. Lo hanno sperimentato, nei topi, i ricercatori dell'Università di Stanford, coordinati da Abigail Grosskopf, verificando come lo stesso gel abbia portato nei roditori alla scomparsa dei tumori in circa 12 giorni. Il risultato del lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla rivista “Science Advances”.
Il ruolo dei linfociti T
Ad oggi, hanno sottolineato gli studiosi, uno dei trattamenti maggiormente all'avanguardia nella lotta al cancro è rappresentato dalla raccolta e dalla riprogrammazione di specifiche cellule immunitarie del paziente, i cosiddetti “linfociti T”, che poi vengono reinserite nell'organismo. Si tratta di un processo, però, che raramente si dimostra efficace, soprattutto nell’ambito del trattamento dei tumori solidi. Per tentare di ovviare a tali problematiche, i ricercatori hanno individuato un metodo più efficace per somministrare il trattamento all'interno del corpo del paziente malato. Si tratta, appunto, di un idrogel, ovvero un gel caratterizzato da quantità di acqua, di una sostanza proveniente dalla cellulosa e di nanoparticelle biodegradabili. Al suo interno, lo stesso gel raccoglie proteine specializzate, definite “citochine”, le quali “allenano” i linfociti T nel contrasto alle cellule cancerose. Il gel, hanno spiegato ancora gli esperti, fornisce tra l’altro un ambiente protetto temporaneo all'interno del corpo, che evita alle citochine tossiche di uscire, ma consente alle cellule immunitarie di riprodursi ed attivarsi, così da essere rilasciate una volta che risultano pronte ad aggredire il tumore.
I benefici del trattamento
Come detto l'idrogel ha permesso una completa guarigione dei topi coinvolti nei test di laboratorio in 12 giorni, senza causare reazioni infiammatorie avverse. E la tecnica, hanno testimoniato infine gli studiosi, è risultata “efficace”, sebbene con tempistiche più dilatate, anche quando l'iniezione è stata effettuata lontano dall’area interessata dal tumore. Secondo Eric Appel, altro firmatario dello studio, “la possibilità di somministrare il trattamento anche lontano dal punto in cui si trova il cancro apre davvero le porte alla possibilità di curare qualsiasi tumore”.