143,4 ogni 10mila abitanti adulti, con differenze regionali che vanno dai 34,2 in Molise fino ai 195,4 in Umbria. Sono alcuni dei dati emersi dall'ultimo Rapporto sulla Salute mentale pubblicato dal ministero della Salute
In Italia, nel 2020, 728.338 persone hanno avuto bisogno delle cure psichiatriche dei servizi specialistici: 143,4 ogni 10mila abitanti adulti, con differenze regionali che vanno dai 34,2 in Molise fino ai 195,4 in Umbria. Tra questi il 53,6% è costituito da donne e 232.376 soggetti nel 2020 si sono rivolti per la prima volta ai servizi di salute mentale. Sono alcuni dei dati emersi dall'ultimo Rapporto sulla Salute mentale pubblicato dal ministero della Salute, redatto in base ai numeri rilevati attraverso il Sism (Sistema Informativo Salute Mentale), che offre un quadro completo sugli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza alle persone adulte con problemi di salute mentale e alle loro famiglie.
Il 69% degli utenti dei servizi psichiatrici è over 45
Il rapporto evidenzia, inoltre, che gli utenti dei servizi psichiatrici nel 69% dei casi hanno un'età superiore ai 45 anni: dato che riflette l'invecchiamento della popolazione generale. In entrambi i sessi, precisa il ministero della Salute, risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha tra i 45 e i 64 anni.
Le patologie più frequenti
Stando ai dati del 2020, la patologia più frequente risulta essere la depressione (31,2 casi per 10.000 abitanti), seguita dalla schizofrenia e dalle altre psicosi funzionali (29,9), dalle sindromi nevrotiche e somatoformi (18), dalla mania e dai disturbi affettivi bipolari (11,9), e dai disturbi della personalità e del comportamento (10,3). In particolare, i maschi sono più colpiti dai disturbi schizofrenici, dai disturbi di personalità, dai disturbi da abuso di sostanze e dal ritardo mentale; mentre tra le donne sono più frequenti i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. Nello specifico, per quanto riguarda la depressione il tasso tra le donne è quasi doppio di quello dei maschi: 40,4 per 10.000 abitanti contro 24,2. Il rapporto segnala, inoltre, che tra gli utenti più giovani dei servizi territoriali sono più frequenti le sindromi nevrotiche e somatoformi e che la prevalenza degli utenti con psicosi schizofreniche è massima intorno ai 50 anni. I disturbi affettivi, invece, aumentano progressivamente attraverso le classi di età fino ai 64 anni. Anche la depressione è una patologia che diventa più frequente al crescere dell'età, raggiungendo un picco a 55-64 anni in entrambi i sessi.