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Covid, Ema: ok ad Evusheld, mix di monoclonali per la prevenzione

Salute e Benessere
©Ansa

Prodotto e sviluppato da AstraZeneca, il farmaco è composto da due anticorpi monoclonali, ovvero il Tixagevimab e il Cilgavimab. Dai dati esaminati dagli esperti dell’Agenzia Europea dei Medicinali, è emerso come Evusheld, quando somministrato in due iniezioni, abbia la capacità di ridurre del 77% il rischio di infezione, con la durata della protezione dal virus stimato in almeno sei mesi

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L'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio di Evusheld, farmaco prodotto e sviluppato da AstraZeneca, per la prevenzione del Covid-19 negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni di età, prima della potenziale esposizione al virus Sars-Cov-2. Lo riferisce la stessa Agenzia in una nota pubblicata online. Evusheld, si legge, è basato su due specifici principi attivi, due anticorpi monoclonali, ovvero il Tixagevimab e il Cilgavimab. Dai dati esaminati dagli esperti, è emerso come il farmaco, somministrato in due iniezioni, abbia la capacità di ridurre del 77% il rischio di infezione, con la durata della protezione dal virus stimato in almeno sei mesi. Il profilo di sicurezza di Evusheld, ha sottolineato l’Ema, risulta favorevole e gli effetti collaterali, invece, sono stati giudicati “generalmente lievi”. Di recente, come confermato proprio da AstraZeneca, il mix di anticorpi monoclonali è risultato efficace, in una serie di test effettuati sui topi, contro la sotto variante Omicron 2 (BA.2).

A chi è rivolto il trattamento

Intanto, tra le prime prescrizioni di Evusheld, di cui il ministero della Salute  aveva approvato la distribuzione con un apposito decreto dello scorso 20 gennaio, viene segnalata quella presso la clinica di Malattie infettive dell'Ospedale di Perugia. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. Il farmaco è stato somministrato proprio oggi, 24 marzo, ai primi tre pazienti seguiti dal reparto di Ematologia. “Diversamente dagli altri trattamenti fino ad ora fatti, la somministrazione di questo monoclonale è rivolta a persone che non hanno contratto l'infezione da Sars CoV-2, ma che presentano un rischio molto elevato di avere un decorso severo in caso di positività”, ha riferito la professoressa Daniela Francisci, a capo delle Malattie infettive del nosocomio umbro. “Si tratta di pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria che stanno facendo terapie immunosoppressive e che non hanno sviluppato anticorpi nonostante la vaccinazione, o che, al contrario, non hanno potuto sottoporsi alla vaccinazione per motivi di salute”.

Come funziona Evusheld

Ma come funziona l'associazione dei due anticorpi monoclonali, Tixagevimab e Cilgavimab? “Sono entrambi diretti verso la proteina Spike di Sars-Cov-2, ma somministrati insieme funzionano ancora meglio per prevenire l'infezione”, ha aggiunto Francisci. Inoltre, ha sottolineato, “hanno una protezione molto lunga, da sei mesi ad un anno e, a differenza degli altri trattamenti, non vengono iniettati per via endovenosa, ma intramuscolare”. Attualmente, la prescrizione di Evusheld è affidata ai centri autorizzati da ciascuna Regione ed è sottoposta a registro di monitoraggio dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), mentre la selezione dei pazienti avviene attraverso i medici di medicina generale e i centri specialistici di riferimento che li hanno in cura. Secondo Francisci, tra l’altro, “questo tipo di monoclonale dovrebbe essere efficace per tutti i tipi di varianti, gli studi sono in corso”, ha detto.

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