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Covid, Iss: calano ancora incidenza, Rt e occupazione degli ospedali

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Lo riportano i dati del consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute. L'incidenza settimanale a livello nazionale scende a 672 ogni 100.000 abitanti contro 962 della settimana precedente. Nel periodo 26 gennaio - 8 febbraio, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77, in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era a 0,89

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In base ai dati emersi dal consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute, l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia risulta ancora in calo, al pari dell'indice di trasmissibilità Rt. In particolare, l'incidenza settimanale a livello nazionale scende a 672 ogni 100.000 abitanti (considerando il periodo 11 -17 febbraio) contro 962 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Nel periodo 26 gennaio - 8 febbraio, considerando l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici, il valore è stato pari a 0,77, in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,89 e al di sotto della soglia epidemica.

I casi Covid rilevati con il tracciamento in leggero calo

Nel report, è emerso anche come la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti sia in leggera diminuzione, risultando pari al 17% contro il 18% della settimana precedente. Rilevata in diminuzione anche la percentuale dei casi segnalati attraverso la comparsa dei sintomi (31% rispetto a 33%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (52% rispetto a 48%).

Scende ancora l’occupazione negli ospedali

Un altro dato in calo è quello rappresentato dai malati Covid negli ospedali. Il monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute ha indicato, infatti, che il tasso di occupazione in terapia intensiva è attualmente al 10,4%, contro il 13,4% di sette giorni prima. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, invece, si attesta al 22,2% rispetto al 26,5% di una settimana prima.

La situazione a livello regionale

Considerando la situazione sanitaria a livello regionale, nel nostro Paese, ad oggi, 2 Regioni sono classificate a rischio alto, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati, mentre 5 Regioni sono classificate a rischio moderato. Le restanti 14 Regioni o Province Autonome sono classificate a rischio basso. Infine, 12 Regioni o Pa riportano almeno una singola allerta di resilienza e due molteplici allerte di resilienza.

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