
Covid, cosa dice l'Ema sulla quarta dose del vaccino e il parere degli esperti
Nei giorni scorsi gli esperti hanno aperto alla possibilità che le persone immunocompromesse ricevano un ulteriore richiamo, ma non ci sono ancora prove che supportino una raccomandazione valida per tutta la popolazione. Il tema sarà presto al vaglio di Aifa

Secondo quanto si apprende, entro la fine del mese l'Agenzia italiana del farmaco dovrebbe avviare l’esame per autorizzare la quarta dose del vaccino anti Covid ai soggetti fragili che, insieme a operatori sanitari e anziani, sono stati i primi a ricevere il vaccino. La prima occasione per farlo potrebbe essere una riunione straordinaria della commissione tecnico scientifica, ma bisogna comunque aspettare una specifica richiesta da parte del ministero della Salute
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L’esame dell’Aifa segue la raccomandazione dell’Agenzia del farmaco europea. Nei giorni scorsi, Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Ema, aveva infatti detto: “Nelle persone con un sistema immunitario molto debole, anche se non ci sono ancora dati disponibili, sarebbe ragionevole da parte delle autorità pubbliche considerare la somministrazione di una quarta dose già da ora”
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Nella stessa conferenza Cavaleri aveva specificato che “al momento non ci sono prove da dati clinici o scientifici sulla necessità e sull’utilità di una quarta dose per la popolazione generale”
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Una posizione che ha ribadito anche nelle ultime ore: "Non ci sono ancora prove sufficienti per raccomandare un secondo booster", ha detto Cavaleri. "Dobbiamo valutare l'efficacia degli attuali vaccini nel tempo e capire come proseguirà l'ondata di Omicron"
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Sul tema si sono espressi diversi esperti. Qualche giorno fa Nicola Magrini, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, aveva detto a proposito di una nuova dose di vaccino: "Dovremo forse fraternizzare anche con quello, ma non sarà una quarta dose, sarà un richiamo, magari auspichiamo annuale"
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Non esclude un’ulteriore inoculazione nemmeno Nino Cartabellotta, direttore della fondazione Gimbe, secondo il quale bisogna "tenere in conto, viste le attuali incertezze sulla durata della copertura della terza dose sulla malattia grave, dell'eventuale necessità di un richiamo prima del prossimo inverno"
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In un’intervista ad Adnkronos Salute, il virologo Fabrizio Pregliasco ha detto che ritiene che un “residuo di protezione, soprattutto quello relativo alla maggiore efficacia per l'evitamento delle forme gravi", resta anche a distanza di mesi dalla terza dose. Alla domanda se non sia necessaria una maggiore attenzione ha poi risposto: “Le attenzioni dobbiamo mantenerle sempre ma non metterei in evidenza questo elemento di agitazione, anche se un pochino ci potrebbe essere, però davvero si rischia un eccessivo stress"

Pregliasco ha ricordato che con l’estate “il virus un po' sparisce e va a ridursi la probabilità di avere guai". In autunno, invece, è possibile che ci sarà "una vaccinazione insieme a quella influenzale e con lo stesso target"

Il dibattito sull’eventuale necessità di somministrare la quarta dose prosegue oramai da diverso tempo. Già lo scorso dicembre, per esempio, Israele aveva annunciato di voler procedere con un ulteriore richiamo. Da allora altri Paesi hanno intrapreso questa strada, seppure con modalità diverse
Vaccino anti-Covid: quali Paesi stanno somministrando la quarta dose e a chiNegli ultimi giorni è diventato di più stretta attualità anche per via di uno studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention Usa che mostra che l’efficacia dei booster inizia a ridursi dopo quattro mesi

Non solo. Negli ultimi giorni, a causa di un malinteso, il Piemonte ha dato indicazione alle Aziende sanitarie di convocare gli oltre 58mila immunodepressi che nella Regione avevano già maturato i tempi previsti per la quarta dose. Un via libera subito ritirato dopo i chiarimenti del ministero della Salute: "La quarta dose, esclusivamente per gli immunocompromessi, è oggetto di valutazione da parte della comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento dell'Aifa potrà eventualmente essere autorizzata"